Speriamo di non doverci assuefare ai discutibili modi che la politica pone in essere in questa nostra città, storicamente composta negli stili di vita pubblici e privati, notoriamente amante della pace, ultimamente sempre più predisposta alla rissa e all’aggressione dell’avversario politico, degenerando nel vilipendio personale, cosa che non dovrebbe mai accadere, nell’ottica di quel rispetto che, a prescindere dalle legittime diversità di opinioni, andrebbe sempre mantenuto. L’ultima diatriba in ordine di tempo, riguarda un articolo diffuso dal Palazzo, nel quale si sostiene d’aver “smascherato” Iabichella del sindacato Isa, reo, a giudizio dell’Amministrazione, d’aver millantato che l’Isa aderiva al CSA. Lo “smascheramento” sarebbe avvenuto in seguito agli accertamenti effettuati presso l’ufficio Personale del Comune che prendeva contezza dell’”agghiacciante” riscontro. Ne seguiva da parte del Segretario generale una nota inviata al Prefetto, nella quale si sottolineavano le “stupefacenti” risultanze delle verifiche poste in essere. L’opinione che si ricava leggendo un simile articolo è quella che siamo di fronte ad una politica del clamore a tutti i costi, perché se così non fosse, non sarebbe stato necessario un uso così abnorme di termini quali smascherato, millantato, agghiacciante, stupefacenti risultanze ed altri termini utilizzati nell’articolo quale atteggiamento colpevolmente disonesto, ma solo per non dire di peggio, come tiene a sottolineare l’estensore della nota.Al momento non è dato saper se Iabichella abbia commesso o no qualche defaillance, è evidente però che se si disdegnasse il clamore, il Palazzo avrebbe agito in maniera diversa. Certo, Iabichella è una persona che non le manda a dire e verosimilmente certe reazioni sono proprio figlie del pressing esercitato sull’Amministrazione che non ha voluto perdere un’occasione ad essa propizia per sminuire la credibilità del sindacalista.Certo, la questione sollevata dal signor Iabichella in merito alle bollette dell’acqua non è stato un regalo da poco all’Amministrazione, che ha accusato il colpo ma con l’intenzione di rifarsi. Ieri ci ha provato, seguiremo gli sviluppi, ma è certo che la politica dovrebbe caratterizzarsi in modo più composto e rispettoso del giudizio degli altri. Quantomeno lo auspichiamo.
A MODICA LA POLITICA AMA IL CLAMORE. La riflessione di Giombattista Ballarò
- Marzo 12, 2011
- 4:31 pm
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