Credo che a prescindere dalla rispettabile posizione ideologica d’ogni uomo “cliente” fidelizzato della politica Spa (leggasi società per abbuffarsi), il vero tumore, di questa società moderna che probabilmente neanche la radioterapia riuscirà a curare con risultati soddisfacenti, è il cittadino elettore. Si, lo penso davvero, perché è sempre più evidente nella società contemporanea una indisponibilità diffusa a giudicare nel merito la politica ed i suoi protagonisti, esulando dai propri convincimenti ideologici e di appartenenza partitica, che sono indotto a pensare che i politici non siano i reali artefici di tanti misfatti, ma lo siano invece i loro elettori, incapaci di giudicarli con obiettività e senza alcun timore reverenziale, foraggiandoli con il loro voto e con scarso se non nullo senso critico nel merito. Sono dell’opinione che la vera gratificazione per un politico, per un nostro amico, per un familiare di cui abbiamo stima e rispetto, non sia rappresentata dal nostro assenso incondizionato, bensì dalla capacità di argomentare costruttivamente il nostro dissenso che sicuramente potrà contribuire a determinare delle riflessioni più di quanto non possa fare il nostro giudizio che non c’è. Quotidianamente, leggo su questo giornale on line, commenti di alcuni blogger che sono la palese conferma a questo mio ragionamento.Persone anche d’un certo spessore culturale, dalle quali potrebbe venire un notevole contributo a cambiare in meglio certi personaggi politici, ed invece viziati da un anomalo modo di concepire la politica ed il suo operato, continuano a fungere da “stampella” ad una politica inconfutabilmente sempre più claudicante e lontana da una guarigione possibile, nella misura in cui noi cittadini ci comportassimo con maggiore responsabilità. E’ questo nostro comportamento che rende invincibile la politica, che invece, in uno Stato di diritto dovrebbe essere sempre dipendente dal giudizio degli elettori se capaci di ribellarsi alle sue inefficienze ed incongruenze.Avremo la capacità di acquisire consapevolezza di questo nostro enorme potere ? Spero proprio di si, perché la misura è già colma.
“LE STAMPELLE” D’UNA POLITICA SEMPRE PIU’ VISTOSAMENTE CLAUDICANTE. La riflessione di Giombattista Ballarò
- Marzo 13, 2011
- 10:26 pm
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