L’angelo custode è all’Ospedale Maggiore di Modica

Quando la generosità non si lesina è giusto fare risaltare episodi che servono a cercare di muovere i cuori anche di altri. Una generosità della quale hanno potuto godere due coniugi di Lentini dopo avere incontrato una persona buona di cuore, che si è fatta carico di un loro grosso problema abbinato alla tragica situazione che stavano vivendo perchè la loro figlia diciannovenne era ricoverata nella Divisione di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore. Nelle scorse ore la ragazza, entrata in coma il 22 febbraio scorso e ricoverata a Modica perchè non c’era disponibilità di posti in strutture del siracusano, è stata avviata presso un centro specializzato di riabilitazione e i genitori hanno deciso di ringraziare pubblicamente la struttura sanitaria modicana ed in particolare un’ausiliaria in servizio nella Rianimazione. I due di Lentini non hanno voluto lasciare la loro figlia e tornare a casa: avevano, però, il problema di dove andare e così giornalmente affrontavano i viaggi di andata e ritorno. Ecco che entra in ballo l’operatrice para-sanitaria che resasi conto della situazione, nonostante anche lei non stesse attraversando un momento felice perchè anche il marito era ricoverato in quella divisione, ha deciso di mettere a disposizione dei due congiunti una casa di sua proprietà disabitata da tempo. La “benefattrice” ha prima ripulito a dovere l’immobile rendendolo accogliente, poi ha addirittura fatto la spesa sistemandola nelle dispense e poi ha preso le chiavi e le ha consegnate ai due lentinesi affinchè ne facessero uso, gratuitamente, per tutto il periodo che necessitava loro. Un gesto di grande solidarietà che questi ultimi non dimenticheranno facilmente, anzi forse mai, e che hanno voluto raccontare affinchè si sapesse che esistono persone buone di cuore, che nonostante si trovasse anche lei in difficoltà non ha lesinato di mettersi a disposizione di chi era distante da casa e viveva nel dramma.

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