Pozzallo: L’amministrazione comunale: “Del PRG si occupi il consiglio non il commissario”

A distanza di oltre dieci anni, il documento tecnico relativo alla revisione del Piano Regolatore Generale approda finalmente in aula per l’approvazione da parte del Consiglio. “Questo è il momento della verità – dicono all’unisono l’assessore ai Lavori Pubblici Uccio Vindigni ed il sindaco Giuseppe Sulsenti – del confronto serio, della responsabilità. Che chiama in causa i consiglieri comunali tutti, a prescindere dalla loro collocazione. Perché l’aggiornamento e quindi l’approvazione del PRG regolarmente “revisionato”, rappresenta per la città una priorità assoluta, ben aldilà degli interessi dei partiti. Il PRG vigente è stato approvato nel 1989 all’unanimità da tutti i gruppi presenti in Consiglio; i consiglieri in carica prendano esempio e si comportino con coerenza, guardando all’interesse generale, rinunziando, almeno in questa occasione, a posizioni preconcette e strumentali, che sarebbero di intralcio allo sviluppo e alla crescita economica della città. Le associazioni di categoria, gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, tecnici del settore e cittadini comuni sono tutti d’accordo con l’ottimo lavoro fatto dal prof. Giuseppe Trombino dell’Università di Palermo, che ha fedelmente e con grande professionalità, recepito ed applicato “le direttive” dell’Amministrazione. Se ci sono consiglieri incompatibili si facciano da parte. Ma questo non è un problema. Se su venti consiglieri, quattro o cinque non possono esprimere il loro voto, è giusto che siano gli altri a farlo. Non si capisce bene a chi possa giovare un clima di sospetto. Ridicole e irresponsabili al riguardo le affermazioni del consigliere Pino Asta “preoccupato”, a suo dire, per la decisione assunta dall’Amministrazione (dettata da un elementare concetto di democrazia partecipativa a lui profondamente estraneo) di mettere a disposizione dei cittadini il lavoro fatto dal progettista, perché ne prendessero visione e indicassero eventuali suggerimenti migliorativi. Secondo Asta il documento doveva essere tenuto segreto perché, portato a conoscenza della città un mese prima di approdare in Consiglio per l’approvazione, avrebbe potuto favorire appetiti speculativi! Ridicolo! Abbia, almeno in questa occasione, il buon senso di tacere. Si preoccupi piuttosto per le centinaia di migliaia di euro sperperati dalla precedente Amministrazione, di cui lui è stato ispiratore ed esponente di primo piano, per pagare la parcella ai progettisti veneziani per un lavoro che non hanno mai portato a compimento! Per quanto riguarda infine le dichiarazioni del consigliere comunale Alex Maiolino di Sinistra Ecologia Libertà, ci spiace constatare che, nonostante le buone intenzioni, il volenteroso Maiolino, come spesso gli succede, partendo da una premessa ragionevole, finisce per approdare fatalmente, ahilui, a conclusioni di fantapolitica. Il Consiglio comunale è chiamato ad approvare la revisione dello strumento urbanistico vigente, armonizzando l’esistente con la realtà urbanistica, produttiva e turistica scaturita e determinata dalle dinamiche di sviluppo della città di cui alle linee guida del PRG approvato nel 1989. Nulla di più. Nessuno vuole il commissario ad acta. Ma per scongiurare questa eventualità, caro Maiolino, occorre l’impegno di tutti i consiglieri, te compreso”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa