“Serata di lavoro” organizzata ieri dall’Amministrazione comunale di Modica a Torre del Sud. La soddisfazione del Consorzio Polo Commerciale

La visione generale di un progetto di sviluppo per Modica, basata sulla programmazione di interventi infrastrutturali nella zona nuova della Città, ci fa ben sperare che l’Amministrazione comunale abbia finalmente imparato ad affrontare con il piede giusto, se non altro in termini di metodo, il proprio ruolo di sostegno alle attività economiche. A dichiararlo è il presidente del Consorzio Polo Commerciale di Modica Girolamo Carpentieri a seguito dell’incontro tenutosi ieri sera con argomento la nuova espansione della Modica di domani e sul sistema viario in essere. Bene hanno fatto il sindaco e l’assessore alle Opere pubbliche a fare di questi argomenti l’oggetto di una “serata di lavoro” con le imprese e i professionisti come quella che si è svolta ieri sera a Torre del Sud. Siamo stati ben felici di prendervi parte e di offrire il nostro contributo, a maggior ragione perchè ci ha visti direttamente coinvolti, dal momento che i progetti illustrati dall’Amministrazione che riguardano l’anello della ex SS 115 interessano in modo specifico l’area del Polo.
Carpentieri ringrazia l’assessore Peppe Sammito per le parole che ha speso nei confronti del nostro Consorzio, riconoscendo l’importanza del nostro ruolo e della collaborazione che sempre abbiamo garantito all’Amministrazione e che stiamo garantendo in modo particolare ora che hanno preso il via i lavori del Contratto di Quartiere, ma lo ringraziamo ancor più per aver riconosciuto una cosa altrettanto fondamentale: il Consorzio Polocommerciale ha bisogno di un Comune efficiente, cioè di un ente pubblico in grado di assecondare e non di frenare il nostro orientamento allo sviluppo.

Per questo proprio la serata di ieri ci è sembrata l’occasione giusta per porre all’attenzione dell’Amministrazione e dei presenti quelli che riteniamo dei “passi” fondamentali da compiere per la dotazione infrastrutturale dell’area, se vogliamo davvero dimostrare di essere concreti e lungimiranti rispetto allo sviluppo del territorio.

Innanzitutto ribadiamo l’urgenza che l’Amministrazione e in particolare l’assessore Sammito si preoccupino di accertare in modo definitivo l’esistenza o meno del finanziamento del Cipe per la rotatoria di Dente-Crocicchia che consentirebbe di dirottare le risorse del mutuo contratto dal Comune sulla riqualificazione del secondo tratto della SS 115 che va dalla rotatoria di via Resistenza Partigiana a quella di via Sacro Cuore. Per anni il nostro ragionamento si è aggrappato a questa speranza e fermato a questa possibilità, ma se il finanziamento del Cipe non dovesse arrivare, è dovere dell’Amministrazione pensare già da ora ad una soluzione alternativa per il finanziamento dei lavori su questo tratto, per cui esiste già un progetto esecutivo. Ribadiamo infatti – e continueremo a farlo finchè non avremo la certezza che sia disponibile un finanziamento per l’opera- che non sarebbe accettabile per chi transita lungo l’anello passare dall’area del tutto riqualifica del Contratto di Quartiere, a quella immediatamente successiva del tutto dequalificata.

Inoltre, prendendo atto del fatto che l’ormai anacronistica ipotesi di realizzare una bretella di collegamento tra la SS115 e contrada Beneventano sia tramontata per mancanza di fondi della Provincia regionale di Ragusa, e guardando anche alla –speriamo imminente- realizzazione dei lotti dell’Autostrada da Rosolini a Scicli che renderebbero comunque superflua un’ulteriore via di transito per i mezzi pesanti, pensiamo che si debba programmare la realizzazione di una bretella che serva il traffico urbano più che quello extraurbano. Prevedendo uno sviluppo verso sud della zona Sorda, vediamo che non esiste e rischia di non esistere più, se non la progettiamo subito, un’arteria di collegamento tra la via Modica-Ispica, la via Sorda-Sampieri e contrada Pirato, e a questo adesso ci pare che si debba pensare.

Su questi argomenti, conclude Girolamo Carpentieri, auspichiamo che ancora possa mantenersi costante il dialogo con l’Amministrazione, e che chi la guida dimostri di essere in grado di portarli all’attenzione dei livelli amministrativi superiori, Provincia, Regione, Stato, al fine di ottenere ciò che è giusto per il territorio.

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