All’Ospedale Maggiore sta mettendo le radici. Polizia, 118, medici del Pronto Soccorso sono costantemente costretti ad occuparsi di lui che oramai “ci marcia”. Protagonista è un cinquantenne originario di Siracusa che da qualche mese si è stabilito a Modica pur non avendo una fissa dimora. Accade, così, che abitualmente la sera, l’interessato si ubriachi e si accasci per strada. Scattano immediatamente le segnalazioni, viene chiamato il 118 che invia sul posto indicato un’ambulanza. L’equipaggio lo carica a bordo e lo trasferisce al Pronto Soccorso dove i medici gli fanno smaltire la pesante sbronza e lo tengono in osservazione. Come oramai “di regola”, la mattina successiva viene dimesso. E così la storia si ripete la sera successiva. In buona sostanza con questa sorta di stratagemma, l’interessato, con precedenti penali, si assicura un letto ogni notte. Solo che la situazione sta diventando insostenibile. Lunedì scorso, l’ambulanza è dovuta intervenire per tre volte, sempre per soccorrere l’uomo dopo che questi veniva dimesso dai medici del nosocomio. Chiaramente si verifica una distrazione dei mezzi di soccorso dal loro operato in caso di interventi veramente urgenti. Da qualche giorno, tra l’altro, l’uomo che, evidentemente oramai si ritiene di casa al “Maggiore”, quando non viene ricoverato o tenuto in osservazione, si reca in ospedale, si appropria di una sedia a rotelle e si addormenta beatamente nell’androne principale russando profondamente fino a disturbare gli operatori. Spesso si sistema nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso senza che nessuno possa convincerlo ad allontanarsi poiché diventa violento. Pare che la direzione sanitaria abbia ripetutamente segnalato la vicenda ma anche le forze dell’ordine sono nell’impossibilità di agire. E allora cosa bisogna fare? Un interrogativo che cerca una soluzione.
Una sbornia serale per assicurarsi un letto all’Ospedale Maggiore di Modica
- Marzo 22, 2011
- 9:07 am
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