IDV Scicli: “Persinu i mula …”

Italia dei Valori Scicli era poco propensa ad aggiungersi al coro di critiche che ha suscitato l’avvilente vicenda del fallimento della “cavalcata”.
Nella evidenza di una pessima e dannosa figuraccia ci sembrava inutile e penoso sparare sull’Amministrazione che è “oggettivamente” responsabile del generale smantellamento di quanto di buono ed originale questa città possiede, o forse sarebbe meglio dire possedeva.
Invocare ancora una volta dimissioni, che naturalmente non ci saranno, di questo o di quest’altro assessore o dell’intera giunta, di fronte alla manifesta incapacità di garantire semplicemente la normalità di una tradizione di ultra secolare collaudata esperienza, ci sembra un inutile perdita di tempo: questa Amministrazione arriverà tranquillamente alla fine del proprio mandato, avendo seraficamente tirato a campare e producendo una delle più ingloriose esperienze amministrative che la Città ricordi a memoria d’uomo.
Tuttavia, poiché siamo degli inguaribili ottimisti e pensiamo che dalle ceneri si possa pur sempre risorgere, invitiamo l’Amministrazione a far tesoro di questa esperienza negativa in senso positivo.
Noi pensiamo che la nostra comunità già dispone, per eredità storica, di alcuni significativi eventi ad altissimo livello di originalità e tipicità identificativa, insomma pezzi di un vero e proprio patrimonio storico culturale, indiscutibilmente riconosciutoci e certamente investibili quali prodotti di punta della nostra offerta turistica; ebbene su questi ogni amministrazione che si rispetti dovrebbe concentrare e profondere ogni sforzo organizzativo, economico e di controllo.
Insomma. Proseguono dal Coordinamento Idv di Scicli, non è immaginabile un ente Comune che di fronte a cose così importanti possa lavarsene le mani e assistere come spettatore neutro a successi o fiaschi da altrui cagionati: noi non entriamo nel merito delle questioni del malcontento dei bardatori diciamo solo che il danno di immagine che Scicli ne ha tratto è affare di tutti gli Sciclitani e quindi i vertici istituzionali della Città non possono non risponderne.
Gli eventi che possono fregiarsi di questo rango a Scicli sono tre o poco più : Cavalcata, Mulici e Gioia, non ci pare esistano molti altri monumenti immateriali, tipici della tradizione locale, che meritino magari un intero servizio su testate di caratura nazionale od internazionale. Ciò che noi suggeriamo all’Amministrazione è che, a partire dall’esistente, ed assumendone una regia assai più stringente di quanto non si sia fatto in passato, si vada a fare, intorno a questi eventi, quello che in tanti altri posti si fa disponendo di assai meno nobili ed antiche tradizioni. Vale a dire costruirvi intorno una vera e propria industria della fruizione turistica. Naturalmente per far questo occorrono anni, probabilmente anche investimenti senza ritorno immediato, tuttavia di una cosa siamo certi : la strada non è certo quella della dispersione delle magre risorse in mille rivoli assolutamente inefficaci al confezionamento di un prodotto turistico di qualità ed indiscutibilmente identificabile.
Ci riferiamo ad eventi assolutamente rinunciabili come le sagre della pizza o, saltando di palo in frasca, delle crociere, che addirittura dovrebbero esser soldi del comparto dei servizi sociali, ma che in effetti costituiscono un insulto all’idea che noi abbiamo del servizio sociale. Quindi in estrema sintesi, conclucono dal Coordinamento IDV Scicli : concentrarsi su pochissimi eventi, passare dall’improvvisazione spontaneistica alla definizione secondo linee guida professionalmente seguite, mandare definitivamente in malora i finti eventi che costituiscono solo una dispersione delle poche risorse esistenti.
Con immutato spirito costruttivo

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