RAGUSA: MANCANO GLI SPAZI DI AGGREGAZIONE PER I GIOVANI SALVATORE BATTAGLIA: “ALTRO CHE TEATRO DELLA CONCORDIA QUI IL PROBLEMA E’ RAPPRESENTATO DA CARENZE ATAVICHE”

“La polemica tra il sindaco di Ragusa e il centrosinistra sulla riqualificazione del teatro della Concordia impone una riflessione a più ampio raggio sugli spazi di cui la città di Ragusa è carente sia per i giovani che per le attività culturali in genere”. Lo afferma Salvatore Battaglia, candidato a sindaco di Ragusa del Movimento per l’autonomia, sottolineando che, in città, risultano completamente assenti gli spazi di aggregazione, sia nel centro storico quanto in periferia. “L’idea dei forum di quartiere – chiarisce Battaglia – è destinata a diventare il punto di riferimento per la Ragusa che abbiamo in mente, quella stessa Ragusa che deve cambiare registro rispetto alla città che, da qualche tempo in qua, sta conoscendo forme di degenerazione tali che hanno determinato gli atti di vandalismo delle ultime settimane, fenomeni da condannare senza appello e che però fanno suonare un fastidioso campanello d’allarme su uno stato di malessere che nessuno ha saputo intercettare. Ci interroghiamo sul perché i giovani della nostra città, ancora oggi, non abbiano avuto occasioni per proporre le loro idee in maniera concreta (e a nulla valgono gli incontri a sfondo elettorale di questi ultimi giorni) e non si siano sentiti apprezzati nel modo più adeguato. Se nessuno ha mai pensato loro con cognizione di causa, senza un progetto reale di attenzione per le loro aspirazioni culturali, è chiaro che gli stessi si sentano abbandonati o, in alcuni casi, abbiano deciso di coltivare altrove i propri interessi”. Per Battaglia è indispensabile raddrizzare il tiro. “Per questo – aggiunge – quando registro il batti e ribatti sul teatro della Concordia non posso che sottolineare l’inutilità di questa contrapposizione. Sono altri i percorsi di cui ha bisogno, per il momento, questa città. Il teatro è un aspetto sicuramente valido. Ma va inserito in un quadro generale più complesso e articolato. Un quadro che, finora, nessuno ha saputo dipingere”.

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