IL PDL DI MODICA ALLA RISCOSSA. La riflessione di Giombattista Ballarò

Il popolo della libertà di Modica, dalla propria sede di Corso Umberto, reduce da un incontro al gran completo per la presenza dell’onorevole Nino Minardo, alcuni consiglieri provinciali e tutti i consiglieri comunali di opposizione, informa la cittadinanza di aver discusso delle future strategie del partito e delle problematiche relative alla città di Modica. Il dato che sembra sia emerso all’unisono è che “Modica ha perso oltre al primato amministrativo, anche quello culturale e sociale che rivestiva nel comprensorio provinciale”. E’ vero, questo è un dato inconfutabile, ma se fossimo meno condizionati dalle ratio che regolano i ragionamenti politici e fossimo ispirati da un maggior senso di obiettività, non potremmo affermare che la perdita di certi primati siano imputabili esclusivamente a quest’Amministrazione, convinto come sono che chiunque si fosse venuto a trovare al posto dell’attuale maggioranza, non avrebbe potuto fare meglio, proprio perché alcune situazioni non sono dipendenti dalla capacità o dalla lungimiranza politica ma da fattori che hanno investito e travolto tutte le amministrazioni locali di centrodestra e di centrosinistra. Mi sento di aggiungere che per una visione comune a maggioranza ed opposizione di questa città, non potremmo certo ambire a risultati più qualificanti, se si considera che l’unica cosa in cui eccellete tutti, è l’attacco all’avversario politico, quando non si arriva all’aggressione personale. Il Pdl, tra l’altro, intende organizzare un confronto reale con la città. Bene, viene da dire, l’importante che non sia perché tra meno di due mesi si vota per le amministrative in alcuni Comuni della Provincia e così com’è sempre avvenuto ci si ricorda dell’utilità del confronto con il popolo. Questi film li vediamo da troppo tempo perché non generino il sospetto dell’opportunismo politico. Credo che la politica debba comunicare ai cittadini che finalmente voglia invertire rotta ed abbandonare queste becere logiche di cui siamo tutti stanchi, altrimenti il “programmare incontri con i rappresentanti degli altri partiti di centrodestra, con i movimenti, con la società civile e coloro che vogliono aderire ad un progetto alternativo che ridia lustro alla città di Modica”, non solo risulterà poco credibile, ma si scontrerà con quel popolo di non votanti perché disamorati della politica di cui sto parlando, che oggi ha raggiunto la spaventosa percentuale del 25%. Convertitevi tutti ad una politica più credibile e che sia davvero consona al suo significato etimologico.

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