Costringere l’Ancione spa ad uscire allo scoperto e valutare se intraprendere un’azione sindacale contro i due licenziamenti annunciati e non ancora attuati. È questo l’ultimo strenuo tentativo di Cgil, Cisl, Uil e della Fulc territoriale per evitare i licenziamenti all’Ancione spa. Ieri mattina, in una riunione nella sede della Cisl, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil (Giovanni Avola, Enzo Romeo e Giorgio Bandiera), i sindacalisti di Filcea, Femca, Uilcem (Paolo Rizza, Vito Polizzi e Giuseppe Scarpata) e le Rsu hanno deciso di chiedere un «incontro urgente» all’azienda, al presidente dell’Associazione industriali Tonino Taverniti ed alla direttrice Migliorisi. La richiesta delle organizzazioni sindacali mira soprattutto a «verificare, in ottemperanza a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro, gli assetti produttivi e occupazionali dell’Ancione spa, azienda significativa nello scenario produttivo e occupazionale del territorio ibleo, a seguito della ristrutturazione e razionalizzazione realizzata nello stabilimento di contrada Tabuna negli anni 2009-2010». I licenziamenti non interesserebbero le quattro risorse annunciate in un primo momento dall’azienda, circoscrivibili alla sofferenza dell’impianto calce, per calo di commesse e vendite prodotto, ma in modo discriminato, secondo la proprietà Ancione, «solo» due risorse dovrebbero essere espulse dal ciclo produttivo.
I sindacati non ci stanno. Pertanto ritengono che debba essere fatta maggiore chiarezza sulla «presunta» crisi dell’Ancione spa che produce conglomerati bituminosi e mattonelle d’asfalto.
I malumori di Cgil, Cisl, Uil, Fulc e Rsu sono legati al fatto che, in circa sei mesi di trattative, l’azienda non avrebbe portato nessun numero di bilancio al tavolo. Le organizzazioni sindacali temono che il licenziamento dei due lavoratori possa essere il preludio di un’inarrestabile emorragia occupazionale che, in breve tempo, potrebbe interessare l’intero organico dello stabilimento Ancione, ultimo ritaglio di grande industria privata in provincia di Ragusa.
Ragusa. I sindacati vogliono costringere l’Ancione spa ad uscire allo scoperto e valutare se intraprendere un’azione sindacale contro i due licenziamenti annunciati e non ancora attuati.
- Marzo 31, 2011
- 10:19 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa