Rifiuto d’atti d’ufficio. Prosegue processo contro ex preside del “Cataudella” di Scicli

La difesa aderisce alla richiesta del pubblico ministero, Gaetano Scollo, per assumere agli atti le dichiarazioni rilasciate dagli studenti durante le indagini preliminari. A questo punto il processo può andare avanti dal momento che è cambiato il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Chiavegatti) che si occupa della vicenda che il 22 aprile del 2010 portò alla condanna del docente di Storia e Filosofia del Liceo Scientifico “Quintino Cataudella” di Scicli, Salvatore Emmolo, al quale i giudiciinflissero un anno e quattro mesi di reclusione, risarcimento danni in favore della parte civile da quantificarsi in separata sede, pagamento di una provvisionale di duemila euro e delle spese processuali, per violenza sessuale nei confronti di una sua allieva, sciclitana. In questo caso l’imputato è Ignazio Inclimona, dirigente scolastico, difeso dall’avvocato Carmelo Scarso, che risponde di rifiuto di atti d’ufficio e di denuncia. Anche in questo processo i genitori e la ragazza-vittima si sono costituiti in giudizio attraverso glio avvocati Ruta e Suma. In precedenza i tre magistrati avevano escusso la studentessa, i genitori ed il fratello, oltre che l’ispettrice inviata all’epoca dalla Direzione Regionale Scolastica, ed una compagna di classe della giovane. I fatti sono del 27 novembre 2007. Il dirigente scolastico si trova a sostenere il processo perchè avrebbe cercato di dissuadere la presunta vittima e gli altri studenti dal rendere noto l’ episodio delle molestie del loro prof. I genitori della diciottenne denunciarono i fatti al Commissariato di Modica. Da quel momento non fecero più frequentare le lezioni per un lungo tempo alla figlia. Inclimona non è più il dirigente scolastico del “Cataudella”.

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