L’OSSERVAZIONE DAL BASSO ……..DI DIRETTORE. Il “VAFFA…” DI UN MINISTRO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA TRA IPOCRISIA E SCANDALO

La parola “vaffa…” quanto prima entrerà nel dizionario della lingua italiana. I diritti di autore andranno al comico Beppe Grippo, noto per i suoi “vaffa..dey” divenuti ormai di pubblico dominio. Dopo quello che accaduto alla Camera tra il ministro La Russa e il Presidente Fini, si è scatenata nell’Italia degli ipocriti(mi auguro che ci sia anche quella non ipocrita) una sorta di “riflessione parolaia”, di mellifera indignazione da parte di opinionisti, giornalisti, e perfino di qualche scrittore. Come, un ministro che dice “vaffa..” al presidente della Camera? Questa è una offesa all’istituzione! Come si è potuto permettere! Non era mai accaduta una cosa del genere!
Mi meraviglia la meraviglia di tanti che sono rimasti scandalizzati dal “vaffa..” di La Russa. E penso, mentre scrivo, a quanti staranno pensando che questo direttore sta forse giustificando il “vaffa..”..
Io non intendo giustificare il “vaffa..”, perché è indice di poco rispetto delle istituzioni, ma essendo un pensatore libero nessuno mi può imporre di essere ipocrita e accodarmi a tutti quelli che si sono scandalizzati in questi giorni. Ma cosa volte che sia un “vaffa..” rispetto a quello che viviamo nel nostro Paese e alla guerra verbale che è in atto nel mondo politico? Come mai quelli che si sono scandalizzati per il “vaffa…” verso Fini non si sono anche scandalizzati quando nel Parlamento sono volate, in direzione del Premier, parole come “conigli”, “diavolo”, “ capo della cricca”, “ mandante della strage di Capaci”, “ capo mafia”, “stupratore della democrazia”, “ serpente a sonagli”, o quando Santoro nella grande istituzione pubblica che è la Rai ha aperto la sua trasmissione con il “vaffa..bicchieri” rivolto al Dirigente generale? O quando D’Alema, nella trasmissione di Ballarò, ebbe a dire ad un giornalista che gli poneva domande su affittopoli “vada a farsi fottere”?
Se qualcuno dice: che c’entra, non è la stessa cosa, così si vuol difendere La Russa, che è un ministro. I ruoli sono diversi! Beh, questo qualcuno è libero di pensarlo, ma sappi che sul piano etico è perfettamente la stessa cosa, perché ci troviamo di fronte a linguaggi che offendono egualmente le Istituzioni. A meno che non ci mettiamo anche a distinguere tra il “vaffa..” di destra e il “vaffa..” di sinistra. Il primo non sarebbe tollerabile in alcun modo, il secondo sì, e magari giustificabile. Per me sono entrambi linguaggi inammissibili, in ogni istituzione e in ogni ruolo e funzione.
La nostra è l’Italia degli ipocriti, dei giornalisti, degli opinionisti e dei politici che subito dopo il ferimento, con il lancio della statuetta, del volto di Berlusconi scrissero che era un atto di violenza da condannare e fecero l’augurio di pronta guarigione al Premier, e subito dopo ritornarono sul fatto accaduto commentando ed asserendo che era stato una messa in scena dello stesso capo del Governo. Di Pietro ebbe perfino a dire: Ben ci sta! Con le sue provocazioni se l’è cercata! Dunque, un uomo di una istituzione che gode del ferimento di un altro uomo dell’Istituzione. Siamo all’assurdo! Eppure Nessuno si è indignato, nessuno si è scandalizzato per questa filosofia di fondo che si vive in parlamento, e ci si scandalizza del “vaffa..”? Mi viene veramente da sorridere! Dovremmo vergognarci e scandalizzarci perché destra, centro e sinistra hanno mandato il nostro Paese in guerra nella Libia, dove muoiono quotidianamente vite umane, è invece tutti lì scandalizzati per il “vaffa…”
Prendendo a prestito le parole di Sgarbi, “Vaffa..” è, ormai da anni, la for­tunata esortazione di Beppe Gril­lo, comico-politico-comico, se­gretario-non segretario di un par­tito sorto dalle fondamenta di molti “vaffa”.Esi­ste quindi un “partito del vaffa”, riconosciuto in amministrazio­ni regionali e comunali. Nulla da meravigliarsi se anche questo partito del “vaffa…” entrerà in Parlamento alle prossime elezioni! Allora lo scandalo non esisterà più e dire “vaffa..” diventerà lecito.

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