Si è chiuso con tre condanne e due assoluzioni il processo contro i cinque imprenditori di Palma di Montechiaro arrestati lo scorso 25 luglio dai carabinieri, per sequestro di persona ai fini dell’estorsione, lesioni personali ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni nei confronti di un intermediario di Ispica, Salvatore Gambuzza, 54 anni. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Antongiulio Maggiore, presidente, Elio Manenti e Francesco Chiavegatti, a latere)ha derubricato il reato più grave in sequestro di persona semplice, confermando le altre imputazioni, e ha inflitto due anni di reclusione ciascuno a Domenico, Salvatore e Francesco Catania, i primi due figlio e padre, di 25 e 54 anni, il terzo fratello di quest’ultimo, di 55 anni. Sono stati ritenuti responsabili del sequestro avvenuto il 16 luglio scorso e durato due giorni, quando la vittima riuscì a fuggire. Sono stati assolti, invece, altri due fratelli, Paolo e Calogero Catania di 47 e 57 anni, gli unici due che dopo gli arresti furono scarcerati. I magistrati modicani hanno condannato anche i tre congiunti al risarcimento danni in favore della parte civile, rappresentata dall’avvocato Natale di Stefano del Foro di Siracusa, da quantificarsi in separata sede, e hanno deciso di scarcerare il più giovane giacchè incensurato. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Santo Lucia. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, aveva chiesto la condanna a diciotto anni di reclusione. Dopo avere sequestrato il mediatore, lo avevano rinchiuso in un casolare abbandonato di loro proprietà. La vittima si era fatta garante per l’acquisto di prodotti ortofrutticoli per conto di un commerciante di Modica. Gli imputati avevano consegnato la merce richiesta, per un valore di centomila euro circa ma l’acquirente si era rifiutato di saldare cosicchè i cinque avevano chiesto conto e ragione all’ispicese e lo avevano sequestrato. Il mediatore, dopo due giorni, era riuscito a fuggire ed era stato trovato dai Carabinieri sulla strada tra Licata e Gela. Fu la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ad assumere le redini dell’indagine dopo la denuncia dell’intermediario. Salvatore e Francesco Catania erano stati fermati a Modica dai carabinieri della locale Compagnia, mentre gli altri tre erano stati fermati a Palma dai carabinieri della Compagnia di Licata.
Avevano sequestrato un intermediario di Ispica. Condannati tre palmensi
- Aprile 6, 2011
- 12:18 am
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