LE FAZIONI DELLA CONTEA SEMPRE DISPONIBILI PER IL RISIBILE. La riflessione di Giombattista Ballarò

Sostengo da tempo che quotidiani on line come questo, che ci offrono quotidianamente la possibilità di esternare il proprio pensiero in maniera assolutamente libera, non vadano confusi con centri di scontro permanente, basato sulla sterile polemica e sulla banalità di tematiche che alimentano la continuità della contrapposizione tra cittadini utenti e la trattazione di argomenti di assoluta inutilità. E’ quanto accade in questa città e non certo per responsabilità di chi ci ospita, bensì per una sorta di propensione diffusa a concentrare la nostra attenzione su tematiche che andrebbero lette, giusto per averne conoscenza ma non per scatenare il nostro livore e la nostra disponibilità a postare decine di commenti dai quali emerge chiara la nostra posizione pregiudiziale determinata dal rancore, dall’antipatia per il soggetto e non per esprimere un giudizio nel merito delle questioni, seppure nel dissenso. La cosa che mi sembra ancora più curiosa è che rispetto a certe notizie, trattate con vero impegno sociale da diversi frequentatori di questo giornale, che dovrebbero sollecitare l’opportuno commento, non si registra il giusto interesse né tantomeno quella disponibilità d’intervento assai discutibile per tematiche che affrontano il nulla. Non siamo parecchio strani come cittadini ? Questa settimana, molti concittadini si sono scatenati sul riconoscimento ad un locale modicano che può piacere o no, ma certamente non è un tema che dovrebbe affascinare o che dovrebbe alimentare tanto interesse come questioni di reale importanza per la città che vengono puntualmente ignorate e non determinano alcun confronto come invece meriterebbero. Facciamo in molti lo stesso errore che si commette rispetto alla politica, ovvero ci preoccupiamo tutti i giorni di seguire con grande attenzione il gossip politico, dimenticando che tale atteggiamento ci preclude la possibilità di confrontarci sui problemi seri che affliggono la nostra comunità o il Paese. Se le nostre energie le spendessimo per le questioni serie, non pensate che potremmo ambire meglio ad una più qualificata armonizzazione del tessuto sociale ?

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