Modica. “San Giovanni” riapre…entro l’anno? Prevista prima dell’estate la consegna dei lavori di restauro.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Sono tornati presso la Chiesa di San Giovanni a Modica Alta, per un ennesimo sopralluogo riguardo ai lavori che, da anni, la costringono alla chiusura. Le studentesse Greta Terranova e Laura Pediglieri accompagnate dagli insegnanti Laurella, Agosta e Calvaruso seguono i lavori già dal 2008 grazie al progetto “Restituiamo un monumento alla città” col fine di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su una situazione di disinteresse e di abbandono di un monumento che rappresenta, tra l’altro, un punto di riferimento per la parte alta della città. I lavori per la messa in sicurezza della chiesa dopo il sisma del 1990, erano iniziati nel settembre del 2003 ma poi erano stati interrotti causando infiltrazioni di acqua che hanno danneggiato gli stucchi e le decorazioni pittoriche della volta della chiesa. “Quando l’abbiamo visitata, nel 2008 – spiegano gli studenti – la chiesa versava in condizioni così pietose da rendere necessario un secondo intervento coordinato dall’architetto, direttore dei lavori per conto della protezione civile, dal responsabile della ditta appaltatrice e da un team di restauratori, coordinato da W.A., che ci hanno fatto il punto della situazione.
L’architetto ci ha spiegato che sono state apportate delle varianti rispetto al progetto originario di recupero, per mettere in sicurezza le tre statue della scalinata, in pericolo di crollo; è stato ripulito e livellato il pavimento della chiesa, riportato alla naturale cromia di pietra pece; sono state ristrutturate la sagrestia e la canonica, dove è stata ritrovata un’iscrizione, sepolta da interventi successivi”. Entro la conclusione dei lavori, prevista prima della prossima estate, sarà fatta la predisposizione per l’illuminazione artistica della chiesa, sarà risistemata la pavimentazione della scalinata, ripulite le colonne e l’antitempio. Rimarranno da restaurare le navate laterali e gli altari secondari, per i quali manca la copertura finanziaria.
È stata restaurata, con risultati veramente apprezzabili, la volta della chiesa, con un paziente lavoro di pulitura e restauro delle pitture e degli stucchi, talvolta coperti da strati successivi di scialbo che ne avevano gravemente compromesso la bellezza. Sono state rinforzate le volte e le putrelle”.
La situazione della chiesa di San Giovanni è emblematica dello stato di noncuranza e disinteresse cui è condannato il nostro patrimonio monumentale, che richiederebbe interventi di manutenzione e di conservazione periodici per sottrarlo alle ingiurie del tempo.

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