La Ragusa – Catania solo oggetto di scontro per regolare i conti soprattutto in vista della campagna elettorale. La pensa così Filippo Angelica, delegato al turismo del Comune di Ragusa, anche dopo gli ultimi incontri che si sono svolti in provincia di Ragusa. “Noi diciamo basta con questo modo di utilizzare il nostro territorio. Non si può continuare ad essere palcoscenico o area di guerra politica dove consumare solo faide o pareggiare conti personali. Il gap infrastrutturale della nostra provincia, vedi autostrada Ragusa-Catania o aeroporto di Comiso, è una questione seria e non può diventare come sempre, e come ad esempio già accaduto per il piano paesistico, solo un cavallo di battaglia per permettere a qualcuno di pareggiare i conti ed entrare nello scenario politico proponendosi come difensore. Lo sviluppo della nostra comunità, nel frattempo, rimane imbrigliato tra promesse, decreti fantasma e note trasversali e controverse tra Regione e Governo nazionale. L’isolamento del nostro territorio è l’unica cosa che resta sotto gli occhi di tutti. Altro che modello Ragusa da esportare. E del resto, come si fa a pensare al turismo quale una nuova frontiera di sviluppo senza strade percorribili o aeroporti. Comiso, ad esempio, è stato inaugurato ma chiuso il giorno dopo perché non completo e ora che lo è, resta chiuso. A che servono gli sforzi degli enti locali se le nostre istanze ed esigenze vengono trattate in questo modo. Per qualcuno saremo pure la provincia babba ma tutto deve avere un limite. Stavolta i cittadini devono scendere in campo, ne va della nostra dignità di persone e del rispetto di tutte quelle tragedie che si sono consumate in quella strada. Partecipare alla marcia lenta di giorno 14 aprile è un appello che non solo mi sento di condividere ampiamente, ma che rilancio affinché tutti possiamo far quadrato attorno ai nostri deputati, al nostro presidente della Provincia e ai nostri sindaci. La partita è tutt’altro che finita e di certo è ora il momento di impegnarsi perché passate le elezioni, c’è il serio rischio che si resti con un pugno di mosche in mano”.
RADDOPPIO RAGUSA-CATANIA. ANGELICA: “NOI, COME TERRITORIO IBLEO, CERCHIAMO DI COSTRUIRE IL FUTURO DEL TURISMO E LORO, STATO E REGIONE, CONTINUANO CON LE FAIDE POLITICHE IN VISTA DELLE ELEZIONI. ORA BASTA”.
- Aprile 11, 2011
- 4:30 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa