Ragusa, escluso dalle liste per lavorare nelle scuole, disoccupato minaccia il suicidio

Da sei giorni si era incatenato davanti alla sede del Provveditorato agli Studi di Ragusa. Oggi è andato oltre: ha minacciato di gettarsi nel vuoto dal terrazzino dell’istituzione scolastica. Bruno Nativo, in preda allo sconforto, ha cercato il gesto disperato.
Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia e il 118. Grazie ad un’opera di persuasione da parte degli agenti della sezione volanti Bruno Nativo è stato ricondotto alla ragione e ha desistito dal suo insano proposito.
L’uomo, in passato, aveva lavorato come bidello al secondo circolo didattico “Caruano” di Vittoria per cinque anni consecutivi. Nel maggio 2010 viene fuori una certificazione nella quale attestava di non aver mai avuto condanne penali, ma a quanto pare a suo carico invece c’erano diverse condanne tra le quali una per guida senza patente.

Alla luce di questa scoperta viene sospeso. Sospeso immediatamente per un illecito amministrativo. Il bidello era un lavoratore precario con contratti che gli venivano rinnovati di anno in anno. Nativo si rivolge quindi al tribunale. A giugno il giudice del lavoro impone il reinserimento nel posto di lavoro e così è rimesso in servizio. Ma ad agosto 2010 il contratto scade e non gli viene più rinnovato. A settembre è depennato dalla graduatoria e non gli sono stati versati nemmeno i contributi Inps relativi al 2010. Inizia così la sua protesta, diversi sit-in davanti al provveditorato per far conoscere la sua vicenda e far valere le sue ragioni. L’uomo è diabetico, invalido civile ed è padre di tre figli con moglie a carico.

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