Gli accordi che si sottoscrivono vanno rispettati. Le parti coinvolte sono chiamate a questo. La Cgil ha siglato in Provincia con parecchie parti datoriali diversi accordi, alcuni dei quali anche molto importanti, che riguardavano grosse imprese in cui erano coinvolti centinaia di lavoratori. Le parti si sono attenuti fedelmente e meticolosamente a quel patto, da cui sono venuti buoni risultati per l’impresa interessata e per i lavoratori. “A Modica – dice Salvatore Terranova della Cgil – è successa ben altra cosa. E’ successo che la Maggioranza ha agito come se nulla fosse stato concordato e l’Amministrazione nella seduta del consiglio comunale del 29 dicembre ha quasi sottaciuto che il giorno prima era stato raggiunto un accordo con il sindacato sulle società partecipate dal Comune. E’ avvenuto che la maggioranza il 29 dicembre 2010, con un piglio totalitario, ha determinato non tenendo conto degli impegni assunti dall’Assessore al Ramo, che la rappresentava, il giorno prima.
La nostra è una cultura che si ancora nel senso e nell’importanza degli accordi che vengono fatto e lì resta ancorata, perché in ciò risiede il corretto comportamento dentro le dialettiche tra Istituzioni diverse. La Cgil ad oggi pensiamo che si sia comportata tenendo alto ed onorando il compito e la missione in cui la situa 100 anni di storia. E da lì vuole ripartire. Vuole ripartire, pertanto, da quell’accordo del 28 dicembre 2010, copia del quale pensiamo sia ancora in possesso dell’Assessore al Ramo. Un accordo che rendeva, innanzitutto, grandi meriti all’operato dell’Amministrazione, perché quell’accordo era uno dei tre-quattro fatti di buona amministrazione che la Giunta Buscema ha voluto intestarsi come sua mission. Ripercorrere ora quel che è successo pensiamo sia un ripetere monotonamente fatti che sono sotto gli occhi di tutti.
Era stato assunto l’impegno che il servizio delle strisce blu sarebbe stato gestito da una piccola società mista (pubblico-privato) e riteniamo che quella era ed è la scelta migliore. Perché un servizio che si auto-finanzia, che è nelle condizioni non solo di pagare gli operatori che vi lavorano, ma anche di ricavare utili per l’Ente -Comune, debba essere dato in affidamento per decenni ad un privato? Perché un servizio come questo che, se bene organizzato, potrebbe accrescere ulteriormente gli utili per il Comune, debba costituire bocconcino prelibato per gli interessi dei soli privati?
Torniamo alla realtà delle cose e l’Amministrazione faccia, da subito, un riesame obiettivo dei fatti e renda giustizia a 11 lavoratori che da quattro mesi si sentono traditi dai comportamenti assunti, irrispettosamente, dalla maggioranza.
L’impegno assunto dalla Giunta di chiedere adesso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato parere sulla tipologia del servizio è un segnale positivo, sebbene molto tardivo. La Cgil ne aveva fatto riferimento almeno cinque mesi fa, invitando i vari Amministratori Unici della Società a chiedere che sul servizio si pronunciasse il Garante. Resta il fatto che la Cgil è comunque contraria al “project financing”.
I lavoratori delle strisce blu. La Cgil scrive di nuovo al sindaco di Modica
- Aprile 13, 2011
- 2:49 pm
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