Vittoria: Cavalleria rusticana, la replica del sindaco e di D’Amico a Incardona

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e l’assessore alla Cultura, Luciano D’Amico, replicano alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dal candidato sindaco Carmelo Incardona a proposito dell’interruzione dello spettacolo “La cavalleria rusticana”, messo in scena sabato 16 al Teatro comunale.
“Tutto ciò che Incardona sostiene – dichiara D’Amico – è falso. L’unico spettacolo indegno lo fa lui con le menzogne e con la sua incapacità politica. Se c’è qualcuno che deve dimettersi, quello è lui, che ha perso un sacco di occasioni per farlo. Le iniziative organizzate dal mio assessorato hanno sempre suscitato apprezzamento, non già da parte di persone come Incardona, che a mia memoria non sono mai state presenti ad alcuna iniziativa culturale, neanche se ad organizzarla erano i club service o le associazioni locali, ma da parte di numerosi appassionati che le hanno sempre seguite con interesse. In merito allo spettacolo di sabato – al quale Incardona, come al solito, non era presente – è stato chiaro a tutti che la protesta non era assolutamente addebitabile né a me, né all’amministrazione comunale, come fra l’altro è stato più volte sottolineato dagli stessi artisti, che in sessanta, sul palco, hanno ribadito, attraverso il loro portavoce, che la protesta era rivolta esclusivamente al produttore-regista dello spettacolo e che non era addebitabile in alcun modo all’amministrazione comunale. Anzi, sia il sindaco, che io siamo stati più volte ringraziati per la sensibilità e disponibilità che abbiamo dimostrato. Quanto a me, appena mi sono accorto, alla fine del primo atto, che la pausa si prolungava troppo, sono intervenuto per capire che cosa stesse succedendo e ho appreso dagli artisti la loro posizione critica nei confronti del produttore. L’accaduto è il sintomo del malessere che regna nel mondo dello spettacolo, che sta subendo dal governo nazionale i tagli dei fondi a sostegno delle attività culturali. Manifestazioni di protesta come quelle di sabato sera si sono verificate in tutt’Italia: ma evidentemente, Incardona vive su un altro pianeta e non se ne accorge. La sua presa di posizione la dice lunga sul suo modo di fare politica. Il pubblico presente allo spettacolo può avvalorare la mia versione e smentire la notizia, propalata da Incardona, di improperi lanciati dai palchi. Non vi è stata alcuna reazione del genere, anche perché simili gesti non appartengono al pubblico del Vittoria Colonna”.
“Incardona, che non ha capito nulla di come funziona la Regione – dichiara il primo cittadino – dimostra di non capire nulla nemmeno delle attività comunali e del teatro. Secondo lui, il Comune dovrebbe pagare prima dello spettacolo; peccato che sarebbe un illecito. Se dovessimo inseguire la sua tesi, il Comune sarebbe due volte truffato: una volta, perché gli artisti, non essendo pagati dal loro produttore, comunque avrebbero interrotto lo spettacolo, e una seconda volta perché il produttore avrebbe truffato l’Ente, percependo somme per uno spettacolo che poi non si è realizzato. Sabato sera, il Comune era pronto come sempre a pagare con un assegno al termine dello spettacolo. Stupisce come Incardona non capisca nulla di mandati e pagamenti comunali; l’amministrazione ha bene operato, e continuerà a farlo, non pagando per uno spettacolo che non si è svolto. Che cosa vorrebbe, Incardona, il pagamento anticipato da parte del Comune? Così facendo, oltre a commettere un illecito, farebbe fallire il Comune in due minuti”.

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