Pozzallo. La rivolta dei migranti. Sette sono gli arrestati

Sono sette i migranti fermati e arrestati dalle forze dell’ordine a seguito delle intemperanze verificatesi lo scorso fine settimana nel Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo. Dopo che alcuni avevano lasciato il luogo dove erano giunti da Lampedusa, la Squadra Mobile di Ragusa era riuscita a bloccarne diciannove, ritenuti i “facinorosi” che erano venuti allo scontro con carabinieri, polizia e guardia di finanza, con il ferimento di nove persone tra cui tre esponenti delle forze dell’ordine. Tutti erano stati posti in stato di fermo. Le indagini della polizia avrebbero portato all’individuazione dei sette extracomunitari il cui stato di fermo è stato, pertanto, tramutato in arresto. Nelle prossime ore si dovrebbe sapere qualcosa di più anche perché qualcuno di questi si trova ricoverato all’Ospedale Maggiore. Come si ricorderà, la situazione era degenerata, quando un folto gruppo di “ospiti” del Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo aveva prima cominciato a mugugnare e a manifestare disappunto per le lungaggini burocratiche nell’espletamento delle pratiche che avrebbe consentito loro di andare via dal posto, poi la situazione si era surriscaldata fino a quando le intemperanze sono sfociate nella rivolta contro le forze di polizia impegnate nei controlli. Si era arrivati, addirittura, allo scontro fisico che aveva comportato il ferimento delle nove persone, un paio delle quali, tra cui un poliziotto, avevano riportato fratture agli arti.

nella foto il capo della Squadra Mobile di Ragusa, Francesco Marino

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