Il Pd di Modica ritiene contraddittoria la proposta di FS circa l’incompatibili di consiglieri per il Prg

Le dichiarazioni rilasciate dalla Federazione della sinistra di Modica, sull’incompatibilità dei consiglieri riguardo all’adozione del piano regolatore e la conseguente richiesta di dimissioni, oltre ad essere alquante contraddittorie, nella parte in cui pretende l’approvazione dello strumento regolatore dagli stessi consiglieri, che a loro modo dire agiscono per interessi trasversali e personali, sono anche offensive nei confronti di chi, tutti i giorni, responsabilmente e con molta onestà cerca di onorare il mandato avuto dai propri elettori per amministrare tutti i settori della vita sociale ed economica della città, assumendosi anche oneri e rischi legati alle questioni debitorie dell’ente. Lo ritiene il capogruppo consiliare del PD di Modica, Giorgio Zaccaria.
“In molti casi – dice – l’incompatibilità dei consiglieri è dovuta a sopravvenuti cambiamenti riguardanti la sfera patrimoniale personale o dei propri familiari. Non bisogna dimenticare, infatti, come la normativa specifica del settore sia alquanto generica, e per certi aspetti anche aleatoria, dal momento che i requisiti di compatibilità coinvolgono anche i parenti ed affini fino al quarto grado, così da rendere difficile e improbabile l’idoneità di tutti i soggetti preposti.
Semmai, è proprio il senso di responsabilità e la volontà che il Piano sia finalmente approvato, seppur da un commissario, che ha portato tutti ad una analisi attenta della propria posizione, onde evitare che l’atto e tutto l’iter procedurale fosse stato inficiato e reso inutile per la superficialità anche di un singolo consigliere.
L’ amministrazione, rispettando gli impegni presi in campagna elettorale, ha avuto il merito di aggiornare e adeguare la parte normativa dello strumento urbanistico e portarlo in consiglio per l’approvazione. Ciò, a fronte delle varie e preclusive normative regionali che nel frattempo sono subentrate, e che sarebbero state certamente provvidenziali nel giustificare la mancata adozione. Riguardo poi all’accusa delle varianti votate in consiglio che hanno “saccheggiato il verde agricolo”, ricordo che la maggior parte ha riguardato atti del SUAP in aree dove già esistevano complessi produttivi destinati al commercio, e di riqualificazioni di aree vincolate da decenni senza alcun minimo indennizzo risarcitorio, peraltro, alcune imposte dal tribunale amministrativo, che hanno restituito giustamente il diritto reale ai loro legittimi proprietari. La realtà è che un certo modo di fare politica, quello di stare sempre comunque e ovunque all’opposizione, contestando qualsiasi cosa si muova, anziché assumersi l’onere del governare, porta sicuramente il vantaggio di essere esenti da qualsiasi responsabilità politica e personale, ma non esclude certamente la colpa grave di tutta la sinistra che è quella di consegnare sistematicamente il governo delle città, e del paese intero, alle forze politiche avversarie”.

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