Aperture domenicali, il consigliere Firrincieli: L’Amministrazione comunale di Ragusa non ceda alla tentazione della liberalizzazione. Dobbiamo salvaguardare anche il piccolo commercio.

Non esagerare con le aperture domenicali e festive nella città di Ragusa. E’ più opportuno mantenere il dovuto equilibrio. Anche perché l’esperienza della grande distribuzione, in altre realtà cittadine simili alla nostra, ha dapprima assicurato benefici effetti economici per poi, però, dare il via a pericolose inversioni di tendenza, concretizzatesi con la chiusura di numerosi esercizi commerciali. A Ragusa, in particolare, è il centro storico a rischiare di subire l’onda lunga di tale presenza. Il consigliere comunale del Pid, Giorgio Firrincieli, interviene sulla delicata questione relativa alla regolamentazione delle aperture domenicali. Da più parti – continua Firrincieli – si vorrebbe dare vita ad un calendario delle aperture con un maggiore incremento rispetto a quello degli anni scorsi. Ma bene ha fatto l’Amministrazione comunale a non assecondare, più di tanto, tali richieste che potrebbero determinare degli scompensi devastanti per la nostra economia già alla prese con una crisi senza precedenti che interessa, purtroppo, tutto il Sud Italia. Anche la presa di posizione di alcune associazioni datoriali di categoria, che vorrebbero liberalizzare questo aspetto, sembra non tenere conto della nostra realtà locale che, in un momento del genere, da tale provvedimento potrebbe soltanto subire danni. E danni seri. No, non è una forma di protezionismo. Basta dare un’occhiata in giro per rendersi conto che senza un adeguato equilibrio, come ha scelto di fare bene il Comune di Ragusa, si potrebbe ulteriormente peggiorare tale bilancio precario nella gestione delle attività commerciali del centro storico cittadino. Sia chiaro, la grande distribuzione, a Ragusa, ha avuto degli importanti meriti. Non la sto affatto demonizzando. Ci mancherebbe altro. Ecco perché invito l’Amministrazione a proseguire lungo l’indirizzo delle scelte già effettuate. Che, finora, si sono rivelate proficue proprio perché equilibrate. Senza cedere alla tentazione di facili entusiasmi che potrebbero generare risultati positivi a breve scadenza ma che, a lungo andare, e ne abbiamo già avuto la prova, determinerebbero soltanto sfaceli, con la concretizzazione di ulteriori chiusure da parte degli esercenti della nostra città.

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