NINO GERRATANA; LA MODICA MULTISERVIZI VA IN LIQUIDAZIONE, I LAVORATORI DELLA MULTISOSTA VERRANNO “LIQUIDATI”….. CON DIPLOMAZIA”.

Ormai è certo, la Multiservizi è stata posta in liquidazione ed è stata battezzata la nuova società “Servizi per Modica” che ha rilevato il personale delle vecchie partecipate del Comune che, secondo pareri documentati, tanti guai hanno procurato all’Ente. Ma non tutto il personale in forza alla Multiservizi ha avuto la stessa sorte; gli undici lavoratori addetti alle strisce blu, infatti, rimangono dipendenti fino al 31 luglio della società di fatto liquidata, in attesa d’un pronunciamento dell’Autorità Garante che dovrà stabilire se tale servizio è da ritenersi strumentale o assimilabile oppure no. “E poi? – si chiede il consigliere comunale del PdL, Nino Gerratana . – Bene che vada a questi signori, saranno “ceduti”, per usare lo stesso termine odioso utilizzato nei comunicati del Palazzo, a qualche privato imprenditore che ovviamente con le logiche che attengono all’imprenditoria, deciderà quanti assumerne e quant’altri mandarne a casa. Questi lavoratori prestano la loro attività da oltre dieci anni, su di loro si è investito in termini di formazione professionale, tant’è che il loro profilo è di ausiliari della sosta con varie funzioni ed autorizzati a verbalizzare applicando il codice della strada. In qualunque impresa, le risorse umane rappresentano da sempre il capitale primario d’una società; è possibile che per questo Comune non sia così ? Il servizio multisosta rappresenta a livello di bilancio economico, un peso da non poter sostenere in un’ottica di risanamento della situazione finanziaria dell’Ente o piuttosto il saldo costo/ricavo autorizzerebbe ad un mantenimento del servizio all’interno della neonata società ? Poiché da più parti si sostiene che il servizio produce profitti, non è strano che la Servizi per Modica non lo mantenga al proprio interno ? Tante stranezze, qualche elemento di discriminazione, una sola certezza: se la vicenda non verrà riesaminata, undici padri e madri di famiglia, perderanno a breve quel minimo di certezza occupazionale e reddituale su cui hanno potuto contare fino ad oggi. In compenso, avranno la certezza d’essere stati in mani sicure”.

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