Non versò l’Iva ai calciatori. assolto ex presidente del Vittoria

Non avrebbe versato Iva e ritenute di acconto ai calciatori del Vittoria Calcio di serie C1 per 180 mila euro, nel 2006, ma è stato assolto. Si tratta di Ignazio Longobardo, ultimo amministratore delegato del sodalizio. E’ stato assolto con la formula il fatto non sussiste dal giudice Guglielmo Trovato, come richiesto dall’avvocato difensore, Garufi, che ha avanzato ben 5 pregiudiziali, citando anche la sentenza 364 del 1988 della Corte costituzionale, con cui è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 5 del codice penale (ignoranza della legge penale) nella parte in cui non esclude dall’inescusabilità dell’ignoranza della legge penale la ignoranza inevitabile. Una sentenza che farà giurisprudenza. Già il 22 settembre scorso il Tribunale di Torino aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 10-ter del decreto legislativo entrato in vigore nel luglio del 2006 per violazione dell’articolo 3 della Costituzione (tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge), in quanto il termine per versare le imposte risultava inferiore (soli 5 mesi) a quello normalmente concesso (12 mesi) per i successivi periodi di imposta. La nuova norma prevede il pagamento entro il 27 dicembre.

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