Modica è una città dalle varie antinomie. In questi giorni se ne sono rilevate in particolare due: da una parte l’assegnazione al Comune del Premio TrasparenzaPA, premio che è stato ritirato a Roma dal Sindaco Antonello Buscema nell’ambito della XXII edizione di FORUM PA e che ha riconosciuto all’ente modicano di aver fatto un salto di qualità nella comunicazione on line e nell’utilizzo del web come strumento per la trasparenza dell’azione amministrativa; dall’altra una inefficacia che ha travalicato i limiti di guardia: la mancata risoluzione di un grave problema, e cioè la non potabilità dell’acqua a causa della mancata clorazione del prezioso liquido, come evidenziato da un intervento del coordinatore di “Fare ambiente”Meno Rosa. Ed è su queste due antinomie che vorrei poggiare la mia osservazione. Circa il Premio assegnato al Comune di Modica, credo sia una dimostrazione del fatto che il rendere un ente pubblico una sorta di “casa di vetro” costituisce un atto apprezzabile e meritevole perché ristabilisce un rapportato veritativo e collaborativo tra cittadino e pubblica amministrazione. Questo non può che far piacere ed essere elogiato. E non può essere che merito, insieme ad altri, del primo cittadino.
A fronte di questa eccellenza, ci sta una inefficienza che speriamo l’amministrazione Buscema elimini immediatamente. Si tratta della non potabilità dell’acqua che da oltre un anno è in atto a Modica. Si parla di un 80% della popolazione. Non conosco esattamente i termini della questione e non posso dire se questo dato risulta veritiero, ma stando a quanto dichiarato dall’ex consigliere comunale Meno Rosa, che ritengo essere persona seria e intellettualmente onesta, la situazione è veramente grave. In pratica è come se l’Amministrazione comunale avesse fornito acqua ai modicani solo per uso irriguo o per attività altre rispetto all’utilizzo normale di “acqua da bere”. E allora mi chiedo: come è possibile che dall’aprile 2010 si è arrivati al maggio 2011 senza che questo problema sia stato risolto? La mancata clorazione dell’acqua da che cosa è dipesa? In questo caso non si tratto di un buco sul manto stradale, di una scerbatura da fare e che può ritardarsi, ma di un bene primario per la città, per cui credo sia un fatto grave che non si sia provveduto tempestivamente. Ma ciò che mi lascia perplesso è il fatto che su questo problema non ho sentito prese di posizioni rilevanti né da parte dei cittadini né dai consiglieri di opposizione. Ricordo solo qualche segnalazione significativa del consigliere di Una Nuova Prospettiva Cerruto, che fa parte della maggioranza, e, ora, del coordinatore di Fare Ambiente Meno Rosa. Certo è che se questa non potabilità dell’acqua ha i contorni di gravità che sono stati prospettati dal vice presidente del Consiglio provinciale Sebastiano Failla il quale vuole anche interessare prefettura e magistratura, qualche seria criticità la questione dovrà pure averla.
Se il problema perdura da tempo, a questo punto cade la tesi che possa trattarsi di una sterile polemica o della solita strumentalizzazione di Failla come, in altre circostanze, è stato affermato dalla maggioranza che governa a Palazzo San Domenico. Sarebbe il caso, pertanto, che l’Amministrazione Buscema, proprio in nome della trasparenza per cui è stata premiata, dicesse con chiarezza come stanno le cose e, soprattutto, se le sembra una cosa normale che una città come Modica rimanga senza acqua potabile per oltre un anno.
L’OSSERVAZIONE DAL BASSO……… DI DIRETTORE. DALL’ECCELLENZA ALL’INEFFICACIA: DUE ANTINOMIE DELL’AMMINISTRAZIONE BUSCEMA
- Maggio 13, 2011
- 8:51 am
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