Dopo l’opaca prova di domenica scorsa, c’era voglia di riscatto in casa Oncoibla Padua. E quale migliore occasione se non giocare con i Briganti di Librino, una squadra corretta, che fa giocare l’avversario e che non la butta mai in rissa? In più i Briganti visti oggi al Petrulli di Ragusa erano in formazione rimaneggiata, con un solo uomo in panchina e che hanno giocato gli ultimi 10 minuti in 14 per mancanza di sostituti. Così, per i ragusani, è stato facile imporre il proprio spumeggiante gioco e vincere con un risultato abbastanza netto. L’inizio, però, è abbastanza equilibrato, con i catanesi che rispondono colpo su colpo agli attacchi azzurri, riuscendo a tenere la parità fino all’11°, quando Valenti, dopo una bella azione alla mano, che vede protagonisti tutti trequarti, va a schiacciare in meta. Peppe Iacono centra i pali e il punteggio va sul 7 a 0.
Ma nemmeno il tempo di riprendere il gioco che i Briganti impattano: palla a centro, ricezione fallosa della difesa ragusana, punizione veloce e Mannino può schiacciare in meta. Caruso infila l’acca. 7 pari.
Ma l’Oncoibla Padua è squadra marpiona e con maggior spessore tecnico. Così ci mette poco a riportarsi in vantaggio. Siamo al 18°, ancora un momento di rugby champagne con l’ovale che finisce nelle mani del veloce Ortolano il quale, dopo una cavalcata di 40 metri, va a depositare in meta. La trasformazione di Peppe Iacono questa volta non centra i pali. 19 a 7. Al 25° è Peppe Iacono, con una delle sue sgroppate, a violare la difesa etnea (e poi sbaglia la trasformazione), mentre al 33° tocca a Raspaglia, dopo una serie di batti e ribatti sulla linea di meta rossa, marcare il punto. Questa volta capitan Iacono centra l’acca e si va al riposo sul 26 a 7, e punto di bonus assicurato.
La ripresa si apre così come si era chiusa la prima frazione di gioco, con il Padua che fa il bello e il cattivo tempo e con i Briganti, che iniziano a sentire la stanchezza, ad arrancare. Al 43° e al 46°, prima Peppe Iacono e poi Antonio Modica, vanno a schiacciare in meta dopo due azioni fotocopia che vedono i trequarti azzurri protagonisti. I fratelli Iacono si dividono le trasformazioni e le realizzano entrambi. 40 a 7. L’Oncoibla Padua sembra sazio e rallenta un po’, dando così l’opportunità, al 50°, ai catanesi di accorciare, con la meta del “ragusano” Angelo Scrofani, che batte veloce una punizione nei 22 azzurri cogliendo di sorpresa la difesa iblea. Caruso trasforma. 40 a 14. Iniziano i cambi: escono Solarino e Denaro, entrano Giovanni Tumino e Calamaro, ma la musica non cambia. Al 60° ancora un’azione con le bollicine e arriva la terza meta di giornata per il capitano azzurro. Il fratello Stefano sbaglia la trasformazione. 45 a 14. Al 67° ancora un cambio: esce un buon Carbonaro, gli subentra Bracchitta. Cambiano gli uomini, non cambia il copione: i ragusani fanno gioco, i catanesi si difendono sempre più in affanno. Prima del fischio finale c’è tempo per altre due mete azzurre per segnare il definitivo 59 a 14. La prima, al 73°, porta la firma di Stefano Iacono, buona la sua prova nell’inedita posizione di apertura, mentre la seconda la marca Calamaro al 78°. In entrambi i casi Peppe Iacono trasforma. Gli abbracci dei 30 in campo chiudono questa bella domenica di sport. Negli spogliatoi registriamo la sportività di Umberto Bonaccorso («È stata una partita tranquilla, giocata con molta buona volontà da parte nostra, ma la differenza tra le due squadre è stata netta. Sono contento per quello che hanno dato i miei. Con qualche svista in meno forse avremmo portato a casa un risultato meno severo») e la consapevolezza dei mezzi della propria squadra di Peppe Gurrieri («Nonostante il XV sceso in campo fosse un po’ sperimentale e un po’ d’emergenza abbiamo vinto abbastanza bene. Librino è una squadra in crescita, non è più la squadra cuscinetto di un tempo, e questo dà più valore alla nostra vittoria»).
Nella foto, la meta di Enoc Valenti