Modica era una città bellissima, non solo per chi vi arrivava da turista, ma anche per chi ha avuto la fortuna di viverci. Era una città viva e vitale, ricca di iniziative culturali, polo di attrazione per gli investitori, in cui si trovava facilmente lavoro e, soprattutto per noi giovani, si conservava la speranza, anche nei momenti più difficili. Giorgio Occhipinti del Movimento Cittadini Liberi sostiene che adesso la città è “anestetizzata”.
“Era la città dei colori – dice – dei sorrisi dei turisti che risuonavano per i vicoli e le piazze, dell’ orgoglio di essersi riappropriati di quel ruolo che la storia ci aveva, da tempo immemorabile, destinato. Oggi è una città triste, incolore, priva di slancio e soprattutto senza speranza per tanti giovani che hanno deciso di resistere e non emigrare. E’ la città della mille polemiche, dei veri e finti scandali, dell’ ipocrisia strisciante, di un oscurantismo che si cerca di far passare per becero moralismo. Insomma è una città che non ci piace e che non vogliamo; anche i colori e le voci sembrano smorte e smarrite. Questa mancanza di fiducia nei suoi rappresentanti, rischia di indebolire anche la fiducia dei cittadini in se stessi , togliendo loro ogni speranza in una prospettiva di cambiamento. Ad una società anestetizzata si può fare quel che si vuole? io dico che l’ unica risposta è la partecipazione collettiva, perché la salute, l’ambiente, lo sviluppo e la vera occupazione sono patrimonio di tutti. Non dobbiamo permettere a nessuno ed a nessuna cosa di diminuire il nostro futuro, considerate anche le mediocri condizioni del presente a cui siamo costretti. Vorrei che le intelligenze migliori si rimboccassero le maniche, scendessero in campo recuperando risorse ed esperienze forse troppo velocemente e con superficialità messe da parte. Vorrei insomma rivedere quei colori e quella gioia, riaccarezzare quei giorni e, soprattutto, riacquistare quel ruolo guida oggi negato. Per fare questo non occorrono nè risorse, nè soldi, nè continuare a parlare per anni solo di bilanci e debiti; occorre solo uno slancio di orgoglio e la voglia di tornare ad essere protagonisti con impegno e coraggio. Questo non è il solito richiamo di una parte politica, o la solita contrapposizione tra schieramenti; è solo il grido di dolore di un modicano che, nonostante tutto, continua ad essere orgoglioso delle sue origini e che ha scelto di soffrire qui piuttosto che vivere bene altrove”.
Modica, Giorgio Occhipinti(Cittadini Liberi):” La città è stata anestetizzata.”
- Maggio 18, 2011
- 9:33 am
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