Operazione “Corvo Imperiale” a Scicli. Il Riesame restituisce la struttura al veterinario

Il Tribunale del Riesame di Ragusa(Barracca, presidente, Scollo e Schininà, a latere)ha annullato il provvedimento del Gip di Modica che lo scorso 15 aprile aveva nuovamente sequestrato volatili e struttura del veterinario sciclitano, G.M., 56 anni, nell’ambito dell’inchiesta “Corvo Imperiale”. Lo scorso mese, infatti, era stato disposto il sequestro di 237 esemplari di volatili e della struttura di Contrada Colavecchio, nei pressi del torrente Modica-Scicli. Il Tdr si è, comunque, espresso solo riguardo la struttura mentre la questione dei volatili la tratterà prossimamente. A seguito del provvedimento del 12 aprile dei giudici ragusani, il Procuratore di Modica, Francesco Puleio, aveva proseguito le indagini e alla luce di successivi elementi probatori emersi dall’attività investigativa condotta dalla “Forestale”, aveva disposto il nuovo sequestro sostenendo che l’uomo deteneva illegalmente esemplari tutelati dalla Convenzione di Washington, in quanto lo stesso ha prelevato in natura ed ha detenuto illegalmente esemplari appartenenti alla fauna selvatica. Sarebbe, altresì, emerso che l’allevamento in questione è del tutto privo di autorizzazione all’allevamento della fauna selvatica e che è sfornito delle condizioni per il rilascio del certificato di igiene e benessere. A carico di G.M. era stato, inoltre, aperto un nuovo procedimento in quanto l’allevamento era risultato totalmente privo di autorizzazioni dal punto di vista urbanistico ed edilizio. I giudici ragusani, in questo senso, hanno disposto la restituzione della struttura poiché non ci sarebbero elementi tali da ritenere che fossero in corso lavori edili nel sito ovvero operai, materiali e attrezzature anzi hanno evidenziato che lo stato dei materiali trovati farebbe evincere che la struttura, costituita da voliere, paletti e rete metallica, è esistente da anni. Per il Tribunale della Libertà, insomma, è inesistente il pericolo di modifica del reato contestato al veterinario. L’avvocato Giovanni Di Pasquale ha già inviato diffida al Cives, l’ente che detiene i volatili sequestrati nel primo provvedimento e poi dissequestrati il 12 aprile(550), per la restituzione.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa