RAGUSA: LE SODDISFAZIONI ROMANE OFFUSCATE DALLE PAURE PALERMITANE DIPASQUALE: “LOMBARDO E PD ARTEFICI DI UNO SCIPPO AI NOSTRI DANNI”

Se le notizie sulla Rg-Ct e sull’Aeroporto di Comiso ottenute a Roma nel corso di questa giornata sono state di qualche conforto permettendomi di tornare a Ragusa con una certa soddisfazione ed il cuore colmo di speranza, non si può dire lo stesso di quelle che mi giungono da Palermo in merito al rifinanziamento della Legge speciale su Ibla. E’ quanto afferma il primo cittadino ibleo Nello Dipasquale.

Ho paura che, al di là dei proclami e degli impegni presi nell’ultima settimana, il Governo di Lombardo e di questo centrosinistra non sia intenzionato a restituirci le somme sottratte alla città di Ragusa. Mi sembra di aver percepito che Lombardo e la sua maggioranza retta dal Partito Democratico abbiano già deciso di non consentire il recupero della copertura finanziaria per la Legge 61/81. Spero che tornino indietro rispetto a questa decisione e mi auguro che lo facciano entro la scadenza elettorale.

Se non dovessero arrivare risposte concrete su questa vicenda, prosegue Nello Dipasquale, mi impegnerò personalmente per far sapere ai cittadini ragusani che non possono regalare il loro voto a chi li ha derubati, che non possono rivolgere verso questi politici la loro preferenza elettorale perché sono gli artefici di uno scippo da cinque milioni di euro ai danni della nostra collettività.

Rivolgo un appello agli esponenti dei Sindacati e delle Attività Produttive della città di Ragusa perché si organizzi insieme una protesta da portare a Palermo, perché il mancato rifinanziamento della Legge su Ibla sottrae cinque milioni di euro che sarebbero stati destinati alle politiche del lavoro, all’occupazione, alle imprese, agli artigiani, al Centro Storico di Ragusa, alle attività culturali etc.

Ragusa ed i suo cittadini, conclude il sindaco, hanno bisogno della Legge su Ibla e delle somme relative e non è possibile pensare che ancora una volta il Governo Regionale possa metterci i piedi in testa macchiandosi di un vero e proprio crimine a nostro discapito.

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