Vittoria, il tentato omicidio di Tommaso Giordanella. Un rinvio a giudizio

E’ finita con un rinvio a giudizio ed un’assoluzione l’udienza davanti al gup del Tribunale nei confronti dei due vittoriesi finiti in cella il 26 ottobre scorso per il tentato omicidio consumato alle tre del mattino del 29 agosto in Via Rosario Battaglia (a Vittoria) ai danni di Tommaso Giordanella, colpito da quattro proiettili che lo hanno ferito all’intestino e al rene. Si tratta del pregiudicato Pietro Noto, 37 anni, che materialmente avrebbe esploso i colpi di pistola calibro 357 Magnum, e Gabriele Barrera, incensurato di 24 anni, che sarebbe stato al volante dell’auto a bordo della quale sono fuggiti. I due sono difesi dagli avvocati Alessandro Agnello e Giuseppe Distefano. A chiedere l’abbreviato è stato Barrera che dal 22 novembre si trova in libertà perchè il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti come richiesto dall’avvocato Giuseppe Di Stefano. Il pm Marco Rota, al termine di una lunga requisitoria, ha chiesto la condanna di Barrera e sette anni di reclusione ed il rinvio a giudizio per Noto. L’avvocato Di Stefano per Barrera e l’avvocato Agnello per Noto hanno richiesto, rispettivamente, l’assoluzione per il primo ed il non luogo a procedere per il secondo. Il gup Maggioni ha assolto Barrera per mancanza di prove, mentre ha rinviato a giudizio Noto: sarà processato a Ragusa a partire dal primo luglio. Pomo della discordia l’affidamento dei figli dell’ex coppia. Giordanella è infatti l’ex marito della convivente di Noto. Chiarito il movente, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire anche la dinamica dell’agguato. I due erano stati arrestati dagli uomini della Mobile e del Commissariato di Vittoria, in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip Giampiccolo, su richiesta del sostituto pm Monego.

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