Botte in Via Botta. Se le sono date con pugni e bastone. Oggetto del contendere uno spiazzo dinanzi all’abitazione degli imputati i quali non gradivano che le parti offese parcheggiassero davanti all’area della loro abitazione. Per essere più incisivi sarebbero passati ai metodi violenti. Cinque modicani sono stati rinviati a giudizio dal Giudice per l’Udienza Preliminari, Patricia Di Marco, come da richiesta del pubblico ministero, Alessia La Placa. Si tratta di un’intera famiglia, il padre, S.V. di 71 anni, la moglie, C.A. di 67 anni, i figli G.G. e S.G., rispettivamente di 27 e 31 anni, e il marito di quest’ultima, G.T., di 37 anni, difesi dall’avvocato Salvo Maltese. Le parti offese, marito e moglie, G.L., 47 anni, e M.C., 41 anni, si sono costituite attraverso l’avvocato Loredana Calabrese. I fatti si rifanno al 21 ottobre del 2008. In particolare tutti e cinque gli imputati sono accusati di lesioni personali aggravate e di danneggiamento in concorso per avere provocato un trauma contusivo al viso ed escoriazioni al gomito e al ginocchio all’uomo colpendolo ripetutamente alle spalle con un bastone e al viso e in varie parti del corpo con pugni, e alla donna(trauma contusivo rachide cervicale da aggressione)e il danneggiamento degli occhiali da vista del marito di quest’ultima. Il ventisettenne risponde anche di porto d’armi o oggetti atti a offendere per l’impiego del bastone. S.G. è anche accusata di ingiurie mentre il padre avrebbe minacciato le presunte parti offese dicendo “ora prendo la pistola e vi ammazzo tutti e due”. I cinque congiunti, poi, sono accusati di tentata violenza privata aggravata per avere danneggiato la Fiat Punto dei due coniugi al fine di costringerli a non parcheggiare l’auto nell’area antistante la loro abitazione. Le parti civili si sarebbero, allora, rifiutate denunciando i fatti alla polizia.
Bastonate tra due nuclei. Modica, a giudizio una famiglia
- Maggio 24, 2011
- 8:48 am
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