Il parco comunale ‘Villa Cascino’, il più grande spazio a verde della Città della Contea, ricuperato alla fine degli anni novanta dall’allora amministrazione comunale di centrosinistra, è stato progressivamente abbandonato a se stesso ed infine, nel 2009 dopo il crollo di un’ampia parte di muro che sovrasta la via Nuova Sant’Antonio, è stato chiuso a scopo precauzionale per preservare l’incolumità del pubblico frequentatore. I pericoli al suo interno, infatti, erano diventati parecchi: muri di cinta pericolanti, ringhiere inesistenti, alberi e siepi abbandonati, lampioni rotti, scale di legno fradice e servizi igienici completamente distrutti ed inutilizzabili. Era questo lo stato di degrado ed abbandono in cui versava la struttura fino alla sua definitiva chiusura. Oggi, presumiamo, anche da quanto si evince dall’esterno, che le condizioni della villa sono molto peggiorate e che assomiglia molto di più ad un’area naturalistica abbandonata dove la vegetazione spontanea ha preso il sopravvento su tutto, piuttosto che ad un parco con tanto di viali, sedili e giochi per bambini così com’era dopo la sua ristrutturazione degli anni novanta. Nel lontano 2006, la villa ha persino ospitato dei concerti di musica classica, ma nel novembre dello stesso anno veniva affidata alla Multiservizi per la necessaria manutenzione ordinaria. Da quel momento in poi, purtroppo, inizia il suo declino e il suo profondo degrado che l’ha ridotta nello stato attuale. Da ciò, un ulteriore conferma del fallimento delle società partecipate, servite solo come strumento per assumere personale a scopo clientelare da parte di politici che non hanno avuto sicuramente a cuore l’interesse generale ed in questo caso la preservazione di un gioiello come Villa Cascino. Nel 2007, una proposta, che avrebbe potuto dare un futuro diverso alla villa di quello attuale, cade nel vuoto. In pratica, si trattava di un progetto volto a tutelare e valorizzare il complesso edilizio e botanico della villa e, non ultimo, proteggere tutte le biodiversità a rischio di estinzione nella Sicilia sud-orientale; infine un altro campo di intervento sarebbe stato quello delle piante officinali. Per l’amministrazione comunale il problema di Villa Cascino è simile a quello delle aree a verde pubbliche che sono costantemente prese di mira dai vandali e necessitano di una continua custodia e manutenzione, pertanto, visto che per carenza di fondi e di personale addetto, il Comune non può garantire la necessaria vigilanza e manutenzione atte a preservare tali aree, la soluzione sarebbe quella di affidarle, attraverso precise convenzioni, ad associazioni o attività private che farebbero anche opera di prevenzione sulle cattive intenzioni. In realtà, il Comune ha già provveduto, attraverso una deliberazione di Giunta del 18/03/2011, a stipulare un accordo biennale per gli anni 2011-2012 con un’associazione di volontariato e che prevede anche la concessione in comodato di alcuni locali, allo scopo di sostenere alcune iniziative di carattere sociale. In tal senso, l’amministrazione è orientata a prevedere l’utilizzo di Villa Cascino da parte di altre associazioni e attività private che possano garantire anche i necessari servizi. Ma intanto il tempo trascorre e la villa, chiusa al pubblico, continua nel suo inesorabile declino e nella sua autodistruzione.
Modica, continua il declino e il degrado del parco comunale ‘Villa Cascino’.
- Maggio 24, 2011
- 9:20 am
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