RAGUSA. ITALIA DEI VALORI HA TENUTO UNA CONFERENZA STAMPA SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN CITTA

Si è tenuta stamattina (martedì 24 maggio) l’annunciata conferenza stampa dell’Italia dei Valori di Ragusa sulla gestione dei rifiuti in città, ad un mese dall’inizio della raccolta differenziata porta a porta.
Ad accogliere gli organi di stampa cittadini e ad illustrare le posizioni del partito c’erano il coordinatore provinciale, Giovanni Iacono, il coordinatore cittadino, Venerando Cintolo ed il capogruppo consiliare al Comune, Salvatore Martorana, nonché Claudio Conti, già presidente di Legambiente della nostra città.
Ecco in sintesi la posizione dell’Italia dei Valori illustrata nel corso dell’incontro con i giornalisti, il terzo nell’arco di un mese su questa vicenda della raccolta dei rifiuti.
I dati diffusi sulla raccolta differenziata a Ragusa dimostrano ancora una volta quanto il partito aveva previsto appunto un mese fa dimostrandosi facile profeta: il lancio della raccolta porta a porta a un mese dalle elezioni sarebbe stato un fallimento perché non supportato da adeguata campagna di comunicazione e perché progettato male. Rispetto al mese di aprile ( 65 tonn. ), con il servizio ampliato di altri 22000 abitanti rispetto agli 8000 precedenti, si sarebbero dovuti differenziare a maggio circa 250 tonnellate di umido ma si è arrivati appena a 75 tonn. Molto peggio dell’inizio della raccolta porta a porta nel giugno 2008 a Ibla. Allora nel primo mese si raccolsero 5 kg/abitante, oggi nella nuova zona servita siamo a 0,5 kg/abitante. Per non dire della plastica che sembra scomparsa in quanto la raccolta è addirittura diminuita rispetto al mese precedente.
Salta così tutto il piano finanziario che sosteneva il progetto, il quale si basava su maggiori risparmi in discarica e maggiori contributi CONAI dovuti ad un aumento degli imballaggi raccolti. Ora che non ci sono né gli uni né gli altri, da dove verranno i soldi per la raccolta che deve essere a costo zero per il comune? Li mette la ditta perché si è accollata il rischio d’impresa o il comune e cioè i cittadini? Di sicuro c’è la constatazione irrefutabile che la raccolta differenziata era al 16,1% nel 2007 ed è scesa al 13,1% nel 2010, e il tentativo di risalire la china si è trasformato in un disastro per l’amministrazione comunale. Ragusa è il primo caso in Italia dove con l’introduzione del porta a porta la raccolta differenziata cala e non sale. Persino nella tanto disastrata Napoli i quartieri che all’inizio del 2009 sono passati al porta a porta hanno fatto registrare nel primo mese percentuali di raccolta differenziata fra il 70 e l’80%. Qui da noi nel primo mese si arriva appena al 17%.
Facile trarre le conseguenze di una operazione dettata dalla frenesia elettoralistica dell’amministrazione comunale uscente che è riuscita a trasformare una operazione in sé giusta e doverosa, perché tale è la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, in una farsa improntata a pressappochismo, caos e conseguente inevitabile disagio per i cittadini.
Chi porta come consuntivo questi dati disastrosi dopo aver promesso risultati eclatanti non può evidentemente continuare a gestire la città.

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