Venditori di foulard col vizio del furto. Modica, fermati tre catanesi

Suonano nelle case della gente con la scusa di vendere dei foulard, ma le intenzioni, secondo alcuni residenti, sarebbero diverse. Sulle tracce dei sospetti si è messa la polizia che ieri ha fermato tre pregiudicati catanesi con precedenti specifici, anche se non si è potuto procedere con il provvedimento restrittivo perché mancano le denunce. Nei fatti sono un paio gli episodi al vaglio, allo stato dagli agenti del Commissariato. Uno si sarebbe verificato in Contrada Busita Carranzonza, l’altro sulla Modica Ispica, entrambi in un’area confinante. In un caso, uno dei malviventi dopo avere suonato alla porta e atteso qualche minuto, si stava preparando a forzare l’ingresso di una villetta, ma in quel momento hanno, inaspettatamente, aperto trovandoselo davanti. L’uomo, senza farsi cogliere dall’ansia dell’imprevisto, ha subito giustificato la sua presenza perché preposto alla vendita di foulard. La polizia, nel frattempo, era venuta a conoscenza di questi episodi ed ha iniziato ad indagare fino a quando non ha invidiato i tre catanesi. In un primo momento si è ipotizzato che potessero essere gli autori della rapina alla Banca Intesa di Pozzallo, venerdì scorso, e della tentata rapina alla Montepaschi di Siena di Modica, ma i riscontri non sono stati positivi in questo senso. Ai tre, in ogni caso, sono stati trovati un paio di cacciavite, di quelli utilizzati per forzare porte e infissi. In ogni modo sono stati generalizzati e segnalati. La polizia, comunque, invita coloro che avessero subito furti o tentativi di furto a denunciare l’accaduto.

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