La chiesa madre di Scicli e i restauri della Kermes srl

In occasione della riapertura della Chiesa Madre di Scicli, dopo i dovuti restauri, si è mancato dal citare la Kermes srl di Ragusa, ditta che si occupa da tempo esclusivamente di restauri a beni sottoposti a tutela in tutta Italia e che ha svolto degli interventi certosini e sicuramente preziosi per ridare “luce” al luogo sacro.
La nostra redazione si ritiene in debito con la società anzidetta, composta da tre soci restauratori, Antonella Pancaldo; Alba Paolino e Carmelo Vitale, e per evitare equivoci riserva questo spazio perchè riteniamo sia corretto farlo, precisando che questa redazione ha pubblicato nella sua integrità il comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Scicli, senza togliere o aggiungere nulla.
“Sui giornali – spiega Antonella Pancaldo – è uscito fuori “solo” che abbiamo restaurato le tre tele rovinate(?) da una ditta precedente. Io non voglio entrare in polemica con nessuno ma vorrei rendere onore al lavoro che io con i miei soci e con i miei collaboratori abbiamo fatto. In questa chiesa ci sono stati due appalti: il primo con la Protezione Civile di Ragusa con una ditta di Siracusa (credo), il secondo con la Diocesi di Noto e che è quello che hanno affidato a noi.
Questo si riferisce al ” Restauro e consolidamento degli apparati architettonici e decorativi della volta e restauro della Cappella delle Milizie della Chiesa Madre” iniziato a settembre 2010 e finito in sette mesi. In un secondo momento, lavorando nella volta e accorgendoci che le tre tele erano ricoperte da polveri e con le vernici ingiallite dal tempo, abbiamo provveduto d’accordo con la Diocesi ad intervenire con il restauro di esse. I molteplici interventi che abbiamo fatto di consolidamento degli apparati architettonici e delle integrazioni pittoriche sono stati importanti e realizzati in maniera molto professionali da tutta la nostra equipe ed interagendo in comune accordo con la Sovrintendenza e i responsabili della Curia. Questo appalto voluto dalla Diocesi di Noto è stato realizzato con i Fondi CEI che provengono dell’otto per mille della dichiarazione dei redditi..
Avevamo preparato per la comunità parrocchiale e agli addetti ai lavori un video con una nostra relazione proprio per spiegare la bellezza di questo lavoro, lo stato in cui era e come sono stati fatti tutti gli interventi di restauro. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo a relazionare il nostro lavoro e che provvederemo tra qualche mese a farlo. Mi scusi ancora ma dietro al nostro lavoro ci sono giorni di vera fatica e preoccupazioni e ciò che ci ripaga è la soddisfazione di dare alla comunità un lavoro ad opera d’arte.
Grazie per avermi ascoltata.
Porgo i miei più sinceri saluti congratulandomi ancora dei vostri articoli
Antonella Pancaldo

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