Modica: Eccidio Passo Gatta. Una storia lunga novant’anni. Un momento fondante per lo spirito democratico della Città. Ieri la celebrazione

L’eccidio di Passo Gatta a novanta anni esatti dal suo compimento non può e non deve essere solo una ricorrenza, ma un momento fondante per la storia e il patrimonio di democrazia e di civiltà di Modica che metta insieme vecchie e giovani generazioni perché la memoria consolidi l’esempio e i valori della lotta democratica per la difesa dei diritti come quello del lavoro.
Questo il senso della cerimonia dell’Eccidio del 29 maggio del 1921 dove “O Cunsulu”, durante una manifestazione di contadini,braccianti ed operai si registrò, per una reazione che provocò l’uso delle armi e una vera e propria caccia all’uomo, la tragica morte di quattro persone e il ferimento di altre. Un massacro senza che gli assassini e i mandanti abbiamo mai avuto un nome e un volto. Quel caso rimane ancora aperto e reclama giustizia. Il Comune, CGIL,CISL,UIL e la Rete 25 aprile hanno voluto dare un senso più profondo alla manifestazione a novanta anni dal suo verificarsi . Il programma ha visto il coinvolgimento degli alunni delle scuole superori ( ITC di Modica) con un momento di ricordo e di riflessione “La Memoria dell’eccidio di Passogatta nel 90° anniversario” a cura del prof. Antonio Sichera (Docente Università di Catania) nel mentre l’attore Enzo Ruta, con il commento musicale di Carmelo Cavallo, ha portato sulla scena “L’Eccidio raccontato”. A Modica Alta, nel pomeriggio, si è tenuto un corteo sino alla lapide che ricorda quel tragico momento dove è stata deposta una Corona d’Alloro.
Quindi ha avuto inizio la cerimonia ufficiale in Piazza Martiri del 29 maggio 1921 dove sono intervenuti il Sindaco, Antonello Buscema,(questo giorno appartiene alla storia della città e quanto accaduto ci dia la forza per rivendicare democrazia,diritti e libertà )Giorgio Fede, a nome delle confederazioni sindacali CGIL,CISL,UIL ( ieri come oggi la ricerca del lavoro che non c’è; una crisi economica profonda che intacca diritti elementari ,ma importanti come quello del lavoro deve spingere le forze sindacali a rivendicare con forza e determinazione il recupero e la valorizzazione dell’occupazione, un fisco più giusto e il superamento del precariato), Adriano Spadaro della Rete 25 Aprile (ha rimarcato il ruolo dei giovani nel contesto attuale che devono trovare nella partecipazione e nel riferimento ai valori della Costituzione la strada maestra per un progresso nella democrazia)
E infine l’intervento del prof. Antonio Sichera – Docente Università di Catania -, che fa emergere la necessità di una conoscenza dei tragici fatti avvenuti quel 29 maggio del ‘21 perché in essi si condensano momenti di forte unione ideale e valoriale delle forze democratiche che si batterono, pagando un prezzo altissimo, per la libertà e il lavoro.
Un bel patrimonio di atteggiamenti e di esempi che hanno scritto una storia importante per la Città evidenziandone lo spirito libero e la sua anima civile e progressista pur nel bisogno di un’epoca difficile e assai travagliata e nella quale però si è costruito il sogno per un domani migliore.
La rappresentazione dell’Eccidio “ Iu,Turiddu Ciaramunti, classi 1896” di e con Enzo Ruta con il commento musicale, con la fisarmonica, di Carmelo Cavallo ha chiuso la manifestazione.

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