Stato di fermo per nove extracomunitari, ritenuti gli scafisti del natante che ha portato a Pozzallo, 932 clandestini di varie etnie. Nella tarda serata di martedì, la Squadra Mobile di Ragusa, unitamente alla Guardia di Finanza(Sezione Operativa navale di Pozzallo) e ai Carabinieri della Compagnia di Modica, coordinati dalla Procura della Repubblica di Modica hanno appplicato i provvedimenti restrittivi nei confronti di Fouad Zerrouki, 37 anni, egiziano, che dovrebbe essere il comandante, Mostafa Hassen, egiziano di 34 anni, Abdarsi Sadek, 26 anni, egiziano, Mohammed Amensei, egiziano di 43 anni, Chabane Belmehal, algerino di 31 anni, Abdelachi Karbash, algerino di 30 anni, Fethi Dob, algerino di 29 anni, Yosri Ben Fateh, marocchino di 30 anni, e Ahmed Cherni, tunisino di 25 anni. Sono gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “E’ il frutto di una coordinata attività info – investigativa – ha spiegato ieri il Procuratore dela Repubblica, Francesco Puleio – effettuata dalle forze dell’ordine tutte che porta ad ottenere notevoli risultati in tempi contenuti. A tutti vanno i miei complimenti per la velocità con cui si è giunti all’individuazione degli scafisti, o meglio dell’equipaggio, visto che si tratta di un grosso motopescheccio. Le indagini proseguono per stabilire eventuali rapporti e collegamenti con organizzatori di viaggi in Italia e nei luoghi di partenza.” I nove sottoposti a fermo di Polizia Giudiziaria sono stati associati presso le Case Circondariali di Ragusa e Modica a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modica, Alessia La Placa, con il coordinamento del Procuratore Capo, Francesco Puleio. “Il viaggio è durato complessivamente quattro giorni – ha spiegato il capo della Squadra Mobile, Francesco Marino -. Le persone erano stipate all’inverosimile ed anche i bisogni fisiologici erano stati espletati nel posto dove erano sistemati.” Adesso si sta verificando il ruolo che ha avuto Malta in questa vicenda e chiarire la dinamica dell’accompagnamento della nave maltese”. E’ stato accertato che dei nove fermati, due avevano il compito di distribuire acqua e pasti che erano chiusi ermeticamente a chiave. Ognuno dei clandestini aveva sborsato circa 900 euro, se ruolo ha avuto I fermati. “Circa duecento – ha spiegato il Questore, Filippo Barboso – sono già stati trasferiti in diversi centri. Pozzallo è solo un posto di identificazione. Le prime notizie segnalava un’imbarcazione con circa 300 persone. La macchina organizzativa ha retto sia per le prime forniture di acqua che per il trasferimento di molti soggetti disidratati negli ospedali. Tutti avevano bisogno di assistenza, Un’aliquota sarà rimpatriata perchè non tutti accedono all’asilo politico. In mezzo a loro c’è che approfitta per poi potere delinquere”. Parole di elogio dal comandante provinciale dell’Arma, Nicodemo Macrì ai pozzallesi. “La città sta reagendo bene. Ci sono positive reazioni dei cittadini che sembrano propensi all’accoglienza.” Proprio su questo aspetto si sofferma l’onorevole Roberto Ammatuna: “ Devono essere evitati allarmismi sulla reale situazione che sta vivendo di Pozzallo. Ingigantire le difficoltà non solo penalizza la cultura dell’accoglienza, ma rischia anche di danneggiarne la vocazione turistica all’approssimarsi della stagione estiva”. Non sono state trovate attrezzature per la navigazione segno che si tratta di marinai esperti o che prima di essere abbordati, hanno gettato in mare ogni oggetto.
Ragusa: Arrestati nove extracomunitari responsabili dello sbarco di 932 clandestini di varie etnie avvenuto il 31 maggio a Pozzallo
- Giugno 1, 2011
- 10:12 am
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