Tre persone dipendenti della Cooperativa Quezal- Bottega Solidale, proprio in queste ore, si sono viste recapitare altrettante lettere di licenziamento. La Cisl scende in campo a difesa del posto di lavoro rilevando, in primo luogo, la stranezza del fatto che i lavoratori interessati al licenziamento sono tutti sindacalizzati e iscritti al sindacato. “Eppure – dice il responsabile della Cisl, Giorgio Fede – avevamo chiesto ufficialmente, nell’unico incontro sindacale tenuto dopo tante richieste, alla luce di quanto assicurato dal rappresentante legale della cooperativa il quale ci ha annunciato che il momento di crisi avrebbe potuto tramutarsi anche in qualche licenziamento, che qualsiasi scelta avesse fatto il consiglio di amministrazione, sarebbe stata portata a nostra conoscenza. Invece il CdA, senza tener conto dell’impegno assunto con la Cisl, ha scelto di licenziare i propri dipendenti, nonché soci della cooperativa, inviando a domicilio una raccomandata, così come si fa quando si manda un pacco postale. Eppure la Quezal non è la Fiat, ha poche unità lavorative, che si vedono tutti i giorni con il folto gruppo dirigente aziendale. Solidarietà bella parola a dirsi, difficile nell’applicarsi”. La Cisl annuncia, a tutela dei propri iscritti, che metterà in campo tutti procedimenti utili alla tutela dei propri iscritti, non escludendo di adire le vie legali, per aver riconosciuto la nullità del licenziamento e ottenere l’immediato reintegro nel posto di lavoro
Modica. La coop. Quetzal licenzia tre dipendenti. Protesta la Cisl
- Giugno 3, 2011
- 9:00 am
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