CONFCONSUMATORI: RAGUSANI “CATTIVI PAGATORI”?

In questi giorni è emerso un dato inquietante. La Sicilia è al 6° posto in Italia tra le Regioni più a rischio usura. Una delle ragioni determinanti dell’emergere di questo subdolo fenomeno è che basta un piccolo disguido finanziario, un ritardo nel pagamento anche di una sola rata di un mutuo o di un prestito per essere segnalati nelle banche dati (es. Crif) da cui attingono informazioni gli istituti di credito per valutare l’attendibilità e l’affidabilità del cliente. Finiti lì si può essere esclusi, anche fino a 36 mesi, dall’accesso al credito bancario. Il dato purtroppo si riscontra anche a livello locale. Vengono segnalati alla Confconsumatori, ormai quasi quotidianamente, casi di rispettabili e impeccabili liberi professionisti, imprenditori o pensionati che recatisi in Banca per chiedere un prestito personale o anche presso un centro commerciale per acquistare un elettrodomestico con un finanziamento, si sono visti negare l’accesso al credito perché segnalati nelle cd “black list” come cattivi pagatori. Solitamente in questi casi, oltre lo sgomento è scattata la rabbia e rivolgendosi direttamente a queste banche dati si è scoperto che in passato era stata pagata in ritardo qualche rata di un finanziamento o qualcuna d’importo irrisorio era saltata. “Considerato che queste segnalazioni sono talvolta illegittime, il consiglio che mi preme dare, onde evitare di restare arenati in quest’impasse, è quello di inoltrare un reclamo, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno, all’istituto di credito che ha effettuato la segnalazione. La Banca o la Finanziaria hanno 30 giorni di tempo per rispondere. Nel caso in cui non arriva nessuna comunicazione o la risposta è insufficiente c’è la possibilità di rivolgersi all’Autorità Giudiziaria per iniziare una normale causa civile oppure all’Arbitro bancario e finanziario che dal 15 ottobre 2009 è il sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie relative ad operazioni e servizi bancari e finanziari. Per la consulenza e l’assistenza legale a riguardo è sempre utile rivolgersi all’associazione dei consumatori.”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa