Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i due fratelli pozzallesi arrestati la scorsa settimana dai carabinieri con le accuse di usura aggravata in concorso ed estorsione aggravata in concorso. Salvatore Civello, 65 anni, pregiudicato, e Giorgio Civello, 57 anni, incensurato, sono comparsi davanti al Gip del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Enrico Platania, Carmelo Scarso e Raffaele Pediliggieri, ma non hanno inteso parlare. Al magistrato non è rimasto altro da fare, pertanto, che convalidare l’arresto, confermare la custodia cautelare. Allo stato i difensori non hanno presentato alcuna istanza finalizzata alla modifica del provvedimento restrittivo. I fratelli Civello, conosciuti a Pozzallo perchè gestori di un bar e di un negozio di ortofrutta, secondo l’accusa avrebbero tenuto un giro di usura che andava avanti da qualche anno con interessi praticati fino all’1.200%. Salvatore Civello è accusato anche di detenzione e il porto illegale di una pistola, e cioè una Walther PPK, calibro 7,65, con la quale avrebbe minacciato i beneficiari dei “prestiti” quando tardavano a restituire la somma avuta e gli interessi. Nella vicenda è indagato anche il direttore della filiale pozzallese della Banca Agricola Popolare di Ragusa, G.I., che sarebbe stato l’intermediario tra gli usurai e le vittime. Avrebbe indirizzato gli esercenti dai Civello quando non poteva concedere, attraverso la banca, prestiti. Per lui Gip ha disposto la misura interdittiva del divieto temporaneo ma assoluto di esercitare attività professionali o imprenditoriali connesse all’esercizio del credito, per due mesi. I Civello si prestavano a concedere prestiti di ogni entità, 10-15 mila euro, ma anche di poca consistenza, 2-3 mila euro. Salvatore Civello è stato raggiunto dall’ordinanza di carcerazione nell’istituto penitenziario di Modica Alta, dove sta scontando una condanna a due anni di reclusione che lo scorso mese di marzo gli aveva inflitto il Gup dopo essere stato arrestato nel settembre del 2010, perchè trovato in possesso della pistola in questione. Cinque gli esercizi commerciali presi di mira, due hanno dovuto chiudere, dieci le persone che subivano i tassi imposti dai fratelli Civello.
Usura a Pozzallo. I fratelli Civello si avvalgono della facoltà di non rispondere
- Giugno 9, 2011
- 9:38 am
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