Copai/gate. Modica, il 22 giugno si decide se Suizzo sarà interdetta da presidente dell’Archè Kronu

L’inchiesta sul Copai/gate non si ferma. E’ stata, infatti, fissata l’udienza per stabilire se sospendere Sara Suizzo dal ruolo di amministratore della Archè Kronu, la società a responsbailità limitata che ha sede nella segreteria del parlamentare Riccardo Minardo a Modica, nella quale la donna è presidente e la moglie di Minardo è la vice con quote pari al cinquanta per cento. L’udienza davanti ai magistrati del Tribunale di Modica è stata fissata per il prossimo 22 giugno. Nei fatti si doveva tenere mercoledì mattina ma poi è stata rinviata di due settimane. In buona sostanza si dovrebbe procedere all’interdizione dalla carica della Suizzo e alla nomina di un custode giudiziale. E’ chiaro che il difensore, l’avvocato Enrico Trantino, si opporrà a questa proceduta. L’Archè Kronu è la società che acquistò per la somma di 195 mila euro Palazzo Lanteri a Modica. Per le pratiche della cessione, Riccardo Minardo era procuratore speciale del proprietario, Carlo Messina, una carica, secondo quanto ha spiegato in precedenza il parlamentare che aveva aveva dovuto assumere prima dell’operazione poiché Messina, residente a Roma, era gravemente ammalato e non poteva recarsi a Modica, tant’è che morì, poi, l’8 agosto successivo.
Del resto il Tribunale del Riesame di Catania, nelle sue motivazioni nel rigetto dell’istanza di revisione della detenzione domiciliare, ha indicato l’Archè Kronu come un contenitore privo di qualsiasi potenzialità economica e, pertanto, il mezzo più semplice per acquisire un’apparenza societaria regolare (“nella quale con scaltra cautela non figurava il visibilissimo uomo politico ma la fidatissima consorte, professionalmente anonima, e la dirigente d’azienda Suizzo, presidente del CDA di Copai”), dietro la quale eseguire plurimi comportamenti distrattivi, affiancandosi i coniugi Minardo- Zocco a soggetti (la Suizzo e il Barone principalmente), autori di condotte truffaldine, che hanno consentito di tesaurizzare denaro pubblico destinato ai lavori di ristrutturazione di palazzo Pandolfi, ma, di fatto, impiegato per alimentare il conto “Copai”, le cui provviste, attraverso Archè e anomali e assidui giri di denaro tra il trio Minardo- Zocco-Suizzo, sono state impiegate per acquistare Palazzo Lanteri e Radio Onda Libera. I magistrati etnei giudicano la Archè Kronu una società dormiente e il suo risveglio, anche contabile, sarebbe dovuto all’acquisto dei due edifici

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