Modica, Ospedale. Gli infermieri: “Esclusi da tutto”

Il Nursind rivendica il proprio ruolo e propri diritti. Il sindacato degli infermieri ha inviato una protesta al direttore generale dell’Asp Ragusa, Ettore Gilotta, e al direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore, Piero Bonomo, con la quale lamenta il fatto che il personale infermieristico viene escluso da ogni attività aziendale. “E’ diventata una prassi consolidata – spiega Franco Lucifora – che nei confronti degli infermieri debba essere usata la parola “bastone”, mentre per le altre figure si utilizza la “carota””. Il problema è ricondotto ai progetti finanziati con il venti per cento del fondo produttività collettiva del Comparto Sanità. Il Nursind denuncia la mancanza di progetti volti al miglioramento assistenziale nei confronti dell’utenza. I componenti della Commissione Progetti Obiettivo-Comparto hanno rinviato i progetti “Assistenza Immigrati ed emarginati e pazienti affetti da tbc” mentre il progetto “Assistenza domiciliare Sla” sarà avviato e quanto prima istituzionalizzato. “Per il resto – spiega il sindacato – non esistono progetti assistenziali ma solo progetti volti ad attività amministrativa e di facchinaggio. E’ chiaro che la situazione va generalizzata anche agli altri ospedali”. Il Nursind chiede, a questo punto, la revisione di tali progetti e che la Commissione, di concerto con la Direzione Generale dell’Asp, porti le risultanze in sede di delegazione trattante e anche l’inserimento di progetti volti al miglioramento della qualità assistenziale e cioè il progetto obiettivo per il trasporto dei pazienti nei vari presidi per esami diagnostici o trasferimenti in altre unità operative; quello per il personale infermieristico che esegue esami ematochimici con sistemi PCOT; quello per l’istituzione della documentazione infermieristica all’interno dei vari dipartimenti aziendali e il progetto obiettivo pilota per eseguire i prelievi ematici a domicilio in modo da incrementare le attività dei laboratori analisi aziendali.

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