Copai/gate. Modica, la difesa: “Le esigenze cautelari di Minardo ridotte solo al pericolo di reiterazione”

Le esigenze cautelari nei confronti di Riccardo Minardo e della moglie si sono ridotte ad una sola (pericolo di reiterazione del reato) essendo stata annullata dal Tribunale del Riesame quella del pericolo di inquinamento probatorio. Lo sottolinea l’avvocato Carmelo Scarso, uno dei difensori dei due coniugi modicani, dopo che il Gip ha rigettato l’istanza di modifica degli arresti domiciliari per i due. “Come si sarà notato la Difesa dei coniugi Minardo – spiega Scarso – non è affatto intervenuta nel tran tran mediatico per rispetto della istituzione della Magistratura e del delicato compito che sta svolgendo. A quanto è dato sapere. Tanto rispetto, comunque, non è sentito da parte di qualcuno dei magistrati interessati. Ma ciò non ci farà deflettere dalla condotta fino ad oggi adottata: tempo e luogo ci saranno per fare conoscere a tutti la verità. Mi preme però fare rilevare che i provvedimenti, ove pubblicati se pubblicabili, vanno rassegnati ai lettori nella loro interezza o ne vanno pubblicati quanto meno i passi significativi”. Secondo il legale modicano la parte della motivazione fornita agli organi di stampa andrebbe integrata con: “ritenuto a tal fine, che non assume rilievo l’eventuale adozione di misure interdittive nei confronti del Copai ovvero dell’Archè Kronu srl potendo gli indagati costituire nuove forme societarie, sfruttando la posizione sociale rivestita dal Minardo”. “Al di là delle questioni di legittimità della motivazione, recte della illegittimità della motivazione – prosegue l’avvocato Scarso – tale considerazione porta a concludere che fino a quando Minardo ricoprirà la carica di Deputato Regionale non potrà essere escluso il pericolo di reiterazione del reato. Questo difensore protende per escludere l’ulteriore conclusione che tale motivazione possa essere interpretata quale suggerimento ed invito allo stesso di dimettersi dalla carica elettiva per potere ottenere la libertà sua e di sua moglie, e che ci possa essere interferenza fra poteri e servizi istituzionali. Mi si consenta, però, anche quale cittadino di nutrire molta inquietudine in merito ad una possibile interpretazione che consentirebbe di evocare in questo processo confusi ed equivoci scenari di crisi istituzionale.

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