Amministrare una città, una qualunque città, credo non sia cosa semplice specialmente negli ultimi anni per gli effetti prodotti da politiche di tagli e ritagli,poste in essere dai Governi centrali e da quello regionale, che di fatto hanno messo gli Enti locali nella condizione di non poter gestire neanche l’ordinaria amministrazione. Questo, credo sia un dato inconfutabile, a meno che non si voglia creare confusione e polemica tra i cittadini e schierarsi con una parte politica senza guardare in faccia la realtà.
Se da un lato però è vero quanto appena detto, è altresì vero che amministrare una città in un modo o in un altro, spesso esula dalle risorse economiche disponibili ed attiene invece alla concezione che si ha di fare politica, poiché chi governa un Comune può essere squattrinato e quindi oggettivamente impedito a portare avanti progetti di qualificazione per la città, investimenti a medio e lungo termine, politiche di assistenza ai ceti più deboli, ma nulla vieta di portare avanti politiche partecipate con la cittadinanza, in quanto non abbisognano di risorse economiche ma di semplici concezioni politiche.
A Modica, negli ultimi mesi, due consiglieri d’opposizione, Migliore e Nigro, si sono inventati “il gazebo per la città” ed in forma itinerante, hanno affrontato due tematiche di diffuso interesse tra la popolazione, ovvero la costruzione di Via Fontana che a giudizio di molti rappresentava una grave deturpazione del centro storico e sabato scorso, la questione delle antenne di telefonia mobile allocate su un palazzo privato di via botta.
Un modo certamente coinvolgente di fare politica, di stare tra la gente ed ascoltare le loro istanze, ma ciò che mi chiedo è : non sarebbe più giusto che simili iniziative ed altre legate alle diverse problematiche dei quartieri, fossero affrontate da chi governa la città ?
Penso sia onere di chi amministra confrontarsi con i cittadini e dare risposte anche per gli eventuali errori commessi in passato; le opposizioni, semmai, devono incalzare la maggioranza al Comune, perché ciò avvenga e fare in modo che le cose promesse non vadano nel dimenticatoio.
Perché a Modica, non si può realizzare neanche quello che non costa nulla ?
Non ho elementi per pensare che sia il caso di via fontana che quello di via botta, siano state problematiche non attenzionate dall’Amministrazione o che masochisticamente, quest’ultima abbia aspettato di farsi cogliere in fallo dall’opposizione della città, sta di fatto che i tempi della politica, piaccia o no, non sono compatibili con quelli delle esigenze dei cittadini, i quali non trovando risposte consone da chi li dovrebbe dare, legittimamente, si rivolgono a chi li ascolta.
Ed in questi casi appena citati, non può essere addotto il solito ritornello che recita “non tengo dinero”, perché si tratterebbe solo ed esclusivamente di concepire la politica come servizio al cittadino. Riusciranno i politici tutti di questa città ad entrare in questa dimensione mentale ? Lo spero, perché altrimenti non potranno che ingrossarsi le fila dei disamorati alla politica, che com’è noto sono già considerevoli e prima o poi produrranno i loro effetti su tutti, al di là delle colorazioni politiche.
L’AMMINISTRAZIONE DI MODICA, LA POLITICA, L’OPPOSIZIONE. La riflessione di Giombattista Ballarò
- Giugno 15, 2011
- 10:44 pm
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