Gip Ragusa. Resta in carcere il comisano Biagio Pace

Resta in carcere il trentenne comisano Biagio Pace. Il giovane ha risposto alle domande del gip del Tribunale di Ragusa circa l’accusa di avere ferito lunedì due ventenni che lavorano nel settore delle pompe funebri. Davanti al giudice Claudio Maggioni, assistito dall’avvocato Saverio La Grua, l’indagato ha detto di essersi difeso. Uno dei due feriti, poco prima lo avrebbe sbattuto contro un muro a bordo della propria auto, ferendolo. Secondo l’indagato, quindi, si sarebbe trattato di un caso di legittima difesa. A scatenare la lite tra Biagio Pace ed i due ventenni sarebbe stato un problema legato ad un assegno di 900 euro che non era stato ancora possibile incassare per mancanza di fondi in banca. Secondo quanto hanno spiegato gli investigatori della Polizia l’assegno era stato emesso dal cliente quando le tre agenzie di pompe funebri, ora in concorrenza, erano ancora consorziate e svolgevano, quindi, i servizi funerari in collaborazione. Pace è indagato per tentativo di omicidio, lesioni personali e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo.

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