Contaminazioni. Il pubblico affascinato dal talento del poeta -cantante. Modica, il concerto di Finardi grande musica ed emozioni sotto i ricami tardo barocchi

“E’ nostro compito salvaguardare tutta questa bellezza: dobbiamo essere fratelli in questo”. Eugenio Finardi, ha cantato ieri sera a Modica, davanti alla chiesa di San Giorgio Patrimonio dell’Umanità, quell’inno di Mameli con cui aveva aperto il concertone del primo maggio.
E ha poi rivolto queste parole al pubblico commosso che aveva seguito con grande partecipazione il suo concerto riempiendo la monumentale scalinata del Duomo.
“Siete la parte migliore dell’Italia!” ha poi gridato Finardi, suscitando un autentico boato tra la gente. Il concerto del cantautore de “La musica ribelle,” organizzato nell’ambito di Contaminazioni, il Festival di Poesia, Filosofia e Culture di Confine ha lasciato in città  mille emozioni, come ha sottolineato il sindaco Antonello Buscema: “Cogliendo perfettamente lo spirito delle “contaminazioni” che vogliamo esaltare con questo progetto culturale: vivere la musica, la poesia, la filosofia, il teatro e le arti tutte in uno scenario magnifico come quello del barocco modicano, che in questi giorni. Vestito di nuovo dalla sontuosa illuminazione dei monumenti cittadini appena inaugurata e con l’opera dei lighiting designer che ridisegnano con la luce volumi e architetture.”
E Finardi, fissando affascinato il capolavoro tardo barocco, concorda: “I Rolling stones, le stelle del rock mondiale, girano il mondo, ma suonano sempre in stadi di cemento. Soltanto noi italiani abbiamo lo straordinario privilegio di esibirci davanti a tanta maestosa bellezza.”

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