Il Tribunale di Modica, in composizione collegiale, ha accolto il reclamo presentato dal Comune di Modica ed ha sospeso la decisione del giudice del lavoro, Mario Fiorentino, con la quale era stato reintegrato in servizio il dipendente comunale, A.D.S., 50 anni. L’uomo era stato licenziato in tronco lo scorso mese di settembre a seguito delle indagini anti assenteismo eseguite da polizia e guardia di finanza a Palazzo San Domenico. Il giudice del lavoro aveva ritenuto valide ed accettabili le motivazioni addotte dall’interessato, assistito dagli avvocati Salvatore Spataro del Foro di Catania e Ignazio Galfo del Foro di Modica, secondo cui il fatto di essere in possesso della password per entrare nella rete intranet del Comune era stato solo un atto di curiosità e non era servito per modificare gli orari di entrata ed uscita registrati dall’impianto segnatempo o per avere remunerato lavoro l’extratime. L’ente civico, attraverso l’avvocato Miriam Dell’Ali, si era appellato a tale provvedimento, ritenendo che ci fossero i presupposti per il licenziamento del lavoratore che, peraltro, da qualche mese è andato in pensione. A questo punto ci sarà da attendere una terza udienza, fissata per il 28 giugno davanti al giudice del lavoro quando la vicenda sarà trattata nel merito. Nella prima sentenza del giudice Fiorentino era stata dimostrata l’inesistenza di dolo nell’agire del lavoratore. Il magistrato aveva ritenuto il provvedimento adottato dal Comune “ basato solo sulla dichiarazione resa dal dipendente” non avendo condotto nessuno specifico accertamento e “nessun fatto storicamente individuato era stato accertato”. Per il giudice del lavoro, insomma, il licenziamento era illegittimo. L’impiegato, quando fu interrogato dalla polizia non aveva smentito il fatto di essere entrato nei sistemi informativi dell’ente di Piazza Principe di Napoli proprio perchè, secondo il difensore, era in buona fede.
Reintegrato al lavoro? No del Tribunale per dipendente comunale di Modica
- Giugno 20, 2011
- 8:46 am
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