Fai Cisl Ragusa. Settimana di studi e scambi culturali con la città di Annaba(Algeria)

La Fai Cisl di Ragusa, in collaborazione con la Cisl-Scuola, l’Anolf e la Cisl Ragusa, organizza con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche Sociali della Provincia, dei comuni di Ragusa, Vittoria e dell’Università di Catania e Ragusa una settimana di studi e scambi culturali con la città di Annaba (Algeria). Gli appuntamenti sono previsti da mercoledì 22 a lunedì 27 giugno. Si comincerà domani 22 giugno con la delegazione algerina, che accompagnata da diplomatici dell’Ambasciata, alle 10 incontrerà il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, e l’amministrazione comunale nella sala degli Specchi dove si terrà una conferenza stampa. Saranno presenti Enzo Romeo, segretario della Cisl, Giovanni Fracanzino, segretario della Fai-Cisl, Antonio Palermo, segretario della Cisl-Scuola e karim Boufermes, presidente dll’Anolf. Alle 16 la delegazione sarà ricevuta in Prefettura da Rosanna Mallemi, vice prefetto aggiunto, dirigente area immigrazione. Alle 17.30 nell’aula magna della Facoltà di Agraria ad Ibla la delegazione incontrerà il professore Cherubino Leonardi della Facoltà di Agraria, il preside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, professor Nunzio Zago, ed il presidente del Consorzio Universitario, Enzo Di Raimondo. Il programma prevede il saluto del sindaco di Ragusa Nello Dipasquale e la discussione e il dibattito sulla indipendenza algerina. I lavori saranno introdotti da Concetta Incatasciato della segreteria della Cisl-Scuola. Interverranno i professori dell’Università Badji Moktar di Annaba: Souad Khelouiati e Sandra Sabrina Triki. I lavori saranno conclusi dal segretario generale della Cisl Enzo Romeo. “Abbiamo qualche anno fa avviato un percorso per consentire un reale processo di integrazione con le popolazioni autoctone. E’ nostro intendimento favorire – dice Giovanni Fracanzino, segretario della Fai-Cisl – oltre che i processi di accoglienza anche e soprattutto la possibilità che in modo sinergico si aprono prospettive reali di scambio culturale tra le università, di favorire processi di esportazione dal punto di vista tecnico e professionale finalizzate ad incrementare il loro sviluppo agricolo ed a cercare nella tolleranza reciproca di trovare gli elementi dello stare insieme in una nuova area qual è quella del Mediterraneo che deve trovare in se la possibilità di crescere in pace. Considerati i tempi sembra un paradosso, ma si ha il dovere come forze sociali, attente ai processi evolutivi di creare condizioni di sviluppo reale proprio attraverso le tante iniziative che coinvolgendo le istituzioni possano determinare in modo concreto il raggiungimento degli obiettivi”.

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