La Cisl chiede rispetto da parte della politica per le lavoratrici licenziate dalla Cooperativa Quetzal. E’ quello che chiede il responsabile della Cisl, Giorgio Fede, il primo in assoluto a denunciare la vicenda, circa un mese fa, che ha scatenato in città un dibattito che sta andando al di là delle aspettative. Si è detto di tutto e di più. La Cisl ha attaccato fortemente l’operato della Quetzal, considerando il licenziamento “più di una scelta di convenienza, nei confronti di lavoratrici “scomode” e con una testa pensante”. “Vorrei ricordare – puntualizza Fede – che è poco piacevole strumentalizzare la perdita dei posti di lavoro per cercare di screditarsi l’uno con l’altro, ma come si suol dire da queste parti “il tempo è galantuomo” e quindi lasciamo tempo al tempo. Chi ha sbagliato pagherà”. Il sindacalista invita la politica ad essere meno litigiosa e più fattiva. “Oggi più che mai – aggiunge – alla luce di una crisi drammatica che vede interessati tutti, la politica dovrebbe fare sintesi a prescindere dalle appartenenze. La mia analisi non tende assolutamente a giustificare nessuno, anzi voglio ribadire con forza che forse è arrivato il momento di assumerci tutti la responsabilità di volere aggredire le problematiche nel modo giusto e pensare seriamente che la crisi interessa tutti. La Quetzal ha sbagliato, non ha voluto tenere conto delle proposte del sindacato ma la cosa più grave è che a distanza di un mese dai licenziamenti, dopo tutti questi attacchi mediatici, non ha ancora ritenuto spendere una parola a discolpa”. Sembra, insomma, che debba essere il giudice del lavoro a decidere sulla richiesta delle lavoratrici di annullare i licenziamenti. “Una cosa va detto – conclude Fede – prima di usare parole grosse come solidarietà o sussidiarietà: è bene fare tutti un esame di coscienza e capire una volta per tutte che questi concetti non appartengono a chi ci crede e s’impegna per praticarli”.
Modica, vertenza Quetzal. La Cisl chiede rispetto da parte della politica
- Giugno 21, 2011
- 9:00 am
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