Consegnati i lavori per il restauro della Chiesa di S.Antonio Abate di Ispica

Sono stati ufficialmente consegnati i lavori di restauro della chiesa di S. Antonio Abate di Ispica, il cui progetto è stato redatto dall’arch. Rosanna La Rosa.
Gli interventi di restauro della chiesa, finanziati con 463 mila euro dall’Assessorato regionale ai BB.CC.AA. e con 303.867 euro dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, saranno eseguiti dalla ditta aggiudicataria dell’appalto ‘2G Costruzioni s.r.l.’ di Messina, come si evince dal verbale di consegna dei lavori, redatto dal progettista e sottoscritto dal R.U.P. arch. Salvatore Guarnieri.
Dopo quasi tre anni, nei quali il primo cittadino Piero Rustico si è speso personalmente per sbrogliare l’intricata matassa burocratica che ne aveva complicato l’iter di finanziamento, le opere di restauro vedranno presto il loro avvio, avendone l’impresa già comunicato il loro formale inizio a partire da ieri.
La parrocchia di S. Antonio Abate disponeva, infatti, da qualche anno di due progetti distinti per il consolidamento e la messa in sicurezza e per il restauro della chiesa, che avrebbero potuto essere finanziati separatamente da due diverse Amministrazioni regionali; i due interventi, se condotti autonomamente, avrebbero ovviamente comportato maggiori oneri con conseguente riduzione delle somme da utilizzare per i lavori veri e propri. Il Sindaco si determinava perciò, con proprio provvedimento n. 67 del 24/09/2008, a nominare Responsabile Unico del Procedimento l’ing. Giovanni Solarino al fine di proporre alle competenti Amministrazioni regionali l’accorpamento dei due progetti da affidare in fase esecutiva al Comune di Ispica e con l’obbligo di rendiconto separato in favore delle Amministrazioni che avrebbero erogato il finanziamento. L’iniziativa del Sindaco ha man mano registrato l’adesione del Dipartimento Regionale di Protezione Civile prima e della Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa poi, sicché si è pervenuti all’ottenimento dei due finanziamenti per un importo complessivo di € 767.467.
La chiesa sarà a breve riportata al suo antico splendore e consolidata grazie a mirati interventi strutturali ed architettonici: la progettazione dell’arch. La Rosa prevede, infatti, opere tese a migliorare la risposta sismica della costruzione, nonché il rifacimento e la conservazione delle emergenze artistiche ed architettoniche presenti nella chiesa, che ne permetteranno una fruizione più sicura e la riscoperta di pregevoli elementi rimasti finora celati.
All’interno della sagrestia è prevista la dismissione della pavimentazione esistente e l’eliminazione dell’umidità di risalita tramite la realizzazione di un vespaio aerato, alla quale farà seguito la posa della nuova pavimentazione in pietra di Modica; la muratura della chiesa e del campanile, che risulta degradata, sarà risanata tramite la scarnitura dei giunti e la sistemazione di ugelli in corrispondenza dei punti che risulteranno maggiormente danneggiati, la successiva rincocciatura e la saturazione dei vuoti mediante il pompaggio di malta di calce; il nuovo intonaco, a basso contenuto di sali ed assenza di cementi, sarà deumidificante e raccordato cromaticamente con quello esistente; verranno sigillate le microlesioni presenti e rifatti ex novo gli infissi; sono previsti, inoltre, un accurato restauro degli elementi in pietra, la realizzazione del sistema di raccolta e scolo delle acque meteoriche, lo smontaggio del coro ligneo, la demolizione della volta in canne e gesso realizzata alla fine dell’800 che consentirà di far affiorare il sistema di copertura a capriate, l’inserimento di dispositivi antivolatili ed il rifacimento dell’impianto elettrico.

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